Maglie giallo oro | Serie limitata

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Accanto alle mostre dedicate allo sport in programma lo scorso inverno al Museo Galliera e alle Arti Decorative di Parigi, il grande magazzino parigino La Samaritaine ospita attualmente una collezione di tutt’altro genere: quella di un appassionato che, nello spazio a soli sette anni, acquisirono maglie, scarpe, racchette, kimono, caschi e persino pettorali dei più grandi atleti del loro tempo.

Una mostra “emozionante”, ma soprattutto portabandiera dei valori propri dello sport in senso lato e delle Olimpiadi in particolare, deve tutto al coinvolgimento del suo ideatore, il francese Terence Darrigade. Nella foto del suo profilo WhatsApp, il suo ritratto accanto a Roger Federer non lascia dubbi sulla passione che anima il nipote del ciclista professionista André Darrigade. Giocatore di tennis provetto lui stesso, sport che ha praticato da adolescente, questo collezionista non ha altra ambizione se non quella di far crescere e viaggiare questa serie di oggetti condividendola con un pubblico quanto più ampio ed eterogeneo possibile.

© Jared Chulski

ritratto di Terence Darrigade© Stéphane Feugère

Cento oggetti leggendari acquisiti in sette anni: un tour de force. Anche quando collezioni, l’impresa ti motiva?

Tutto è iniziato nel 2017, anno in cui ho acquistato la maglia di Diego Maradona, ma anche l’anno che ha coinciso con la decisione del Comitato Olimpico Internazionale di affidare a Parigi l’organizzazione dell’edizione 2024 dei Giochi Olimpici e Paralimpici. Molto presto, l’idea di creare una collezione che riunisse 24 discipline, un numero che strizza l’occhio a questo anno storico, mi è sembrata ovvia. Ho voluto restituire allo sport tutto ciò che mi ha dato, vale a dire emozioni intense, ma anche un insieme di valori che voglio condividere con chi visiterà questa mostra, tra cui, spero, un massimo di giovani persone a cui questi oggetti potevano ispirare vocazioni.

Quale di questi oggetti è più prezioso per te?

Potrei rispondere alla più antica: la maglia di uno dei giocatori della squadra francese di rugby durante la prima edizione del Torneo delle Cinque Nazioni, nel 1910. Questo giocatore anonimo indossava una maglia senza nome. O la maglia di Michael Jordan ai Giochi Olimpici di Barcellona del 1992, la prima volta che una squadra professionistica gareggiava in una competizione olimpica in questa disciplina. È stata la loro schiacciante vittoria in tutte le partite di questa competizione a fargli guadagnare il soprannome di Dream Team. Ancora oggi ricordo l’emozione che provai davanti alla mia TV.

Lei dice che lo sport di alto livello è simile all’arte. Quale capolavoro sogni di acquisire adesso?

L’idea di questa collezione è quella di mescolare quante più discipline possibili. Quindi direi forse un costume da bagno del nuotatore Michael Phelps, l’atleta più medaglie nella storia delle Olimpiadi: 28 in totale, di cui 23 d’oro. La bellezza dello sport è che l’avventura non si ferma mai. Dato l’entusiasmo degli atleti francesi e internazionali che hanno accettato di lasciarci in eredità i loro tesori, possiamo solo sognare di ampliare ulteriormente questa collezione.

Le iconiche Spikes dorate di Usain Bolt gli hanno permesso di vincere 3 medaglie d'oro a Rio nel 2016.

Le iconiche Spikes dorate di Usain Bolt gli hanno permesso di vincere 3 medaglie d’oro a Rio nel 2016.©DR

Il pezzo preferito di Terence Darrigade: una maglia indossata da un giocatore della squadra francese di rugby durante la prima partita del Torneo V Nazioni nel 1910.

Il pezzo preferito di Terence Darrigade: una maglia indossata da un giocatore della squadra francese di rugby durante la prima partita del Torneo V Nazioni nel 1910.©DR

Una replica della giacca indossata dalla rumena Nadia Comãneci ai Giochi di Montreal del 1976 autografata dalla ginnasta.

Una replica della giacca indossata dalla rumena Nadia Comãneci ai Giochi di Montreal del 1976 autografata dalla ginnasta.©DR

Mostra “World Legends of Sport”, fino all’8 settembre a La Samaritaine, 9, rue de la Monnaie, Parigi 1ehm.

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