Euro 2024: Bellingham regala gioia all’Inghilterra

Euro 2024: Bellingham regala gioia all’Inghilterra
Euro 2024: Bellingham regala gioia all’Inghilterra
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Jude Bellingham (in bianco, a destra) ha segnato di testa l’unico gol della partita.

AFP

L’Inghilterra, vicecampione in carica, si conferma nel club delle favorite per l’Europeo con un ingresso controllato contro la Serbia (1-0), domenica a Gelsenkirchen, sotto la direzione di Jude Bellingham, capo di una brillante orchestra a soli 20 anni .

I “Tre Leoni” hanno generalmente dominato l’avvio, nonostante un po’ di calore nella ripresa, grazie al talento e ai nervi saldi del loro collettivo d’oro, già ben oliato e rassicurato dopo una preparazione che aveva dato origine a qualche incertezza.

Qui sono allo stesso livello degli altri big, siano essi Germania, Italia, Spagna e Olanda, tutti usciti vittoriosi dalle partite d’esordio.

Atmosfera migliore

La domenica dell’Inghilterra ha raggiunto la perfezione, o quasi, visto che la principale rivale per il primo posto nel girone C, la Danimarca, è stata raggiunta inaspettatamente in precedenza dalla Slovenia (1-1).

Una nuova vittoria in quattro giorni contro gli scandinavi a Francoforte darebbe loro un accesso agli ottavi prima della terza partita, uno scenario che farebbe la gioia di Gareth Southgate.

L’allenatore è arrivato in Germania con la pressione di un intero Paese sulle spalle, alla ricerca del primo titolo europeo, e del primo titolo insomma dal 1966 e dal Mondiale in casa.

L’inizio della competizione alleggerisce un po’ l’atmosfera dopo una preparazione altalenante, terminata con una sconfitta per 1-0 e qualche fischio contro l’Islanda a Wembley.

E 4 per Bellingham

A Gelsenkirchen, l’allenatore dei Tre Leoni ha potuto schierare la sua tipica squadra, e in particolare il suo diamante Jude Bellingham, marcatore fulmineo (13esimo, 1-0), due settimane dopo il titolo in Champions League.

Il fenomeno del Real Madrid, posizionato come leader offensivo, ha deliziato i tanti tifosi inglesi con preziose risposte difensive, cambi di gioco laser e un tocco di palla squisito come Zinédine Zidane, di cui indossa il leggendario numero 5 al Real Madrid.

Soprattutto, è arrivato da cinque metri per piazzare un potente colpo di testa davanti a un difensore su cross di Bukayo Saka, e il suo quarto gol in trenta selezioni ha permesso alla sua squadra di non aspettare a lungo.

La Serbia ha inseguito a lungo la palla. La prova: ha dovuto aspettare addirittura quasi sei minuti dopo il calcio d’inizio per effettuare il primo passaggio.

Ma lei rialza la testa nella ripresa, meno controllata dalle inglesi, che inevitabilmente darà spunti e speranze ai futuri avversari.

Senza incassare

Resta da vedere come risponderanno Southgate e la sua difesa quando le scosse diventeranno più forti. Perché domenica la minaccia offensiva proposta dalle “Aquile” di Dragan Stojkovic non è volata molto alta.

Il Ct inglese aveva schierato l’attesa retroguardia, con John Stones e Marc Guéhi al centro, Kyle Walker nella sua posizione preferita a destra e Kieran Trippier, spostato a sinistra.

Una delle scelte più seguite è stata a centrocampo e ha scelto Trent Alexander-Arnold, il tuttofare del Liverpool, da affiancare a Declan Rice.

“TAA” si è distinto con intercettazioni e passaggi ben sentiti, ma ha anche perso una palla pericolosa (20esimo) ed è stato sostituito dal suo sostituto Conor Gallagher nel secondo tempo.

Un altro entrato, Jarrod Bowen, si è fatto notare fin dall’inizio con un bel cross per la testa del capitano Harry Kane, respinto sulla traversa dal portiere Predrag Rajkovic (77esimo).

Non riuscendo ad accumulare gol, l’Inghilterra non ne ha subiti e questo è già un grande risultato, dato che ne aveva subiti almeno uno su cinque nei sette incontri precedenti. Jordan Pickford (82esimo) e Kane (83esimo) hanno tenuto la guardia.

(AFP)

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