Calo dei prezzi alimentari: cesto di domande – Lequotidien

Calo dei prezzi alimentari: cesto di domande – Lequotidien
Calo dei prezzi alimentari: cesto di domande – Lequotidien
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Il governo di Bassirou Diomaye Diakhar Faye ha annunciato ieri una nuova politica di abbassamento dei prezzi di alcuni beni di prima necessità, la cui realizzazione dovrebbe costare 53 miliardi di franchi CFA.

Di Malick GAYE – Il ministro-segretario generale del governo ha annunciato un calo dei prezzi di numerosi prodotti alimentari. L’obiettivo di questa politica, che costerà allo Stato 53 miliardi di franchi CFA, è quello di “rendere omaggio a questo Popolo che ha fatto tanti sacrifici”. Questi cali riguardano riso, zucchero, petrolio e cemento. Si tratta di zucchero cristallizzato che va a 600 franchi Cfa, contro i 650 Cfa al kg, un calo di 50 franchi. Per le rotture di riso non profumato si è deciso di applicare una riduzione di 40 franchi, in modo che il prezzo di vendita non superi i 410 franchi al kg, mentre attualmente costa 500 franchi. Per il riso indiano, il Senegal prevede 80mila tonnellate. Gli scambi con il governo indiano hanno permesso di avere una quota, secondo Mouhamed Al Amine Lô. Chi fa notare che il prezzo sarà sotto i 400 franchi da agosto. Il petrolio raffinato subirà un leggero calo. Per le lattine da 20 litri è stata decisa una riduzione di 100 franchi. Per il pane si tratta di una riduzione di 15 franchi sulla baguette che costa 175 franchi, in attesa di proseguire gli scambi con i mugnai. Questa riduzione è stata possibile grazie alla sospensione dei dazi doganali sul grano. Cemento basato sull’edilizia abitativa, sarà sospesa l’imposta parafiscale di 2000 franchi. Ma le grandi aziende dovranno continuare a pagare questa tassa.

Il governo ha deciso di facilitare l’accesso agli alloggi assegnando terreni a Mbour 4 agli sviluppatori.

I 3 operatori telefonici hanno risposto alla richiesta dello Stato di ridurre i prezzi dei dati mobili. Per i fertilizzanti i prezzi sono scesi del 22%. Il governo ha deciso di mettere al centro di tutto la regolarizzazione e il controllo dei prezzi rafforzando il controllo economico. Si prevede quindi il ritorno del sistema dei negozi modello in tutte le località, coinvolgendo giovani e donne. “Utilizzeremo anche la tecnologia digitale per combattere la speculazione e i margini eccessivi. La Dichiarazione di Importazione Alimentare (Dipa) sarà subordinata alla produzione o commercializzazione di prodotti locali”, promette il sergente governativo. E aggiungere che “le fonti di approvvigionamento degli idrocarburi saranno diversificate. Gli appalti pubblici saranno centralizzati. La riduzione dello stile di vita dello Stato verrà reinvestita nei servizi sociali. Le misure di sussidio saranno mirate”.

Per varare queste misure lo Stato ha dovuto rinunciare a 53 miliardi di entrate doganali. Che verrà applicata dopo che la prossima settimana si terrà il Consiglio nazionale dei consumatori.
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