La tendenza globale all’aumento dei prezzi di alcuni prodotti agricoli si ripercuote sull’economia spagnola in un’inflazione permanente. Spiegazioni.
Nell’indice dei prezzi alimentari pubblicato dal fondo delle Nazioni Unite, si nota un aumento dei prezzi nel settore agricolo e alimentare nel mese di maggio. Fino a 1,1 punti in più rispetto ad aprile. La causa principale è l’aumento del prezzo dei cereali e dei latticini. La guerra in Ucraina, uno dei principali produttori di grano, spiega questo aumento. Inoltre, la produzione agricola in Argentina è colpita da malattie e il Brasile, altro paese importante in questo settore, sta vivendo condizioni climatiche sfavorevoli. In calo, invece, lo zucchero e gli oli vegetali, mentre resta invariato l’indice della carne. Dati che si riflettono nel paniere della casalinga spagnola.
Inoltre sono aumentati anche i prezzi delle materie prime. L’indice dei prezzi dei materiali utilizzati per la lavorazione mostra un aumento dell’8,3% in termini annuali nell’ultima settimana, secondo il Ministero dell’Economia spagnolo. Argento, oro e metalli industriali, in particolare il rame, seguono una curva chiaramente rialzista. Altra tendenza complicata: il prezzo del gas naturale in Europa sul mercato olandese che ha registrato un leggero aumento da marzo, raggiungendo la settimana scorsa i 34 euro.
Di fronte a questa inflazione permanente, la presidente della Banca Centrale Europea (BCE) Christine Lagarde si dice preoccupata per la situazione dell’economia spagnola. Mentre nell’Eurozona l’inflazione è pari al 2,4%, in Spagna il tasso è del 3,6%. La causa di questo differenziale è legata, secondo la Bce, al modello di crescita dell’economia spagnola, fortemente incentrata sul settore dei servizi, in particolare sulle attività legate al turismo e all’ospitalità.
