Taiwan ha rafforzato le sue misure di sicurezza, ha detto martedì il suo primo ministro, in seguito all’arresto di un cinese entrato illegalmente nell’isola a bordo di una piccola imbarcazione.
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La guardia costiera taiwanese lo ha arrestato domenica dopo che la sua barca si è scontrata con altre imbarcazioni sul fiume Tamsui, che collega la capitale Taipei alla costa settentrionale dell’isola.
L’uomo, 60 anni, ha detto alla guardia costiera che voleva “disertare”, secondo la semi-ufficiale Central News Agency.
“Il governo e tutte le unità e squadre di sicurezza nazionale stanno prestando molta attenzione” all’incidente, ha detto martedì ai giornalisti il primo ministro Cho Jung-tai, aggiungendo che era in corso un’indagine.
“La sicurezza nazionale non può essere trascurata nemmeno per un minuto”, ha proseguito, precisando che alle forze di sicurezza è stato ordinato di “rafforzare immediatamente le misure di protezione”.
Taiwan è costantemente in guardia contro potenziali spie cinesi.
Ad aprile, un padre e un figlio sono stati condannati a otto anni di carcere per aver raccolto informazioni militari riservate e aver tentato di creare una “organizzazione” di spionaggio per conto di Pechino.
La guardia costiera ha detto che la barca è stata avvistata intorno alle 9:00 (1:00 GMT) 11 chilometri al largo della costa di Tamsui, un distretto alla periferia di Taipei.
Nel 2021, un uomo cinese è stato arrestato nella città centrale di Taichung dopo aver attraversato con successo lo stretto di Taiwan su un gommone. Secondo la polizia, ha detto di essere venuto a Taiwan per cercare “libertà e democrazia”. È stato deportato in Cina nel 2022, secondo i media locali.
La Cina considera l’isola di Taiwan, governata autonomamente, parte del suo territorio e si dice pronta a riconquistarla con la forza, se necessario.
Le tensioni nello Stretto di Taiwan sono aumentate dopo l’insediamento, il 20 maggio, del nuovo presidente taiwanese Lai Ching-te.
