Il canale alla foce del fiume Patapsco è stato ripristinato, hanno annunciato lunedì 10 giugno in un comunicato stampa le squadre militari responsabili dell’operazione.
Il canale di accesso al porto di Baltimora è ormai completamente riaperto al traffico marittimo, ha annunciato l’esercito americano lunedì 10 giugno, due mesi e mezzo dopo il catastrofico crollo di un ponte nei pressi di questo centro nevralgico per l’economia degli Stati Uniti.
Il canale nell’estuario del fiume Patapsco è stato riportato “alle sue dimensioni operative originali di 213 metri di larghezza e 15 metri di profondità per il traffico marittimo commerciale attraverso il porto di Baltimora”, hanno annunciato in un comunicato stampa le squadre dei soldati responsabili dell’operazione.
“Circa 50.000 tonnellate di detriti dal ponte” sono stati rimossi dal fiume, hanno aggiunto.
Sei morti
Il 26 marzo, la nave portacontainer Dali, battente bandiera di Singapore, ha subito diversi danni elettrici e si è schiantata contro il ponte autostradale Francis Scott Key, che è crollato come un castello di carte.
Sei operai che stavano effettuando lavori di riparazione sul ponte della struttura, tutti immigrati latinoamericani, sono rimasti uccisi. Da allora, la Dalì ha parzialmente bloccato il canale di accesso a questo importante porto commerciale della costa orientale degli Stati Uniti.
Tuttavia un canale temporaneo consentiva il passaggio parziale per la navigazione. Alla fine di maggio la nave portacontainer è stata rimessa a galla e rimorchiata in un vicino cantiere navale.
Il Francis Scott Key Bridge fungeva da importante autostrada per gli Stati Uniti nordorientali, collegando la capitale Washington e New York, mentre il porto di Baltimora è un hub per il commercio di veicoli nuovi negli Stati Uniti. Lo scorso anno sono passati quasi 850.000 auto e camion, più di qualsiasi altro porto americano.
