Incendi nei Pirenei Orientali. Vigili del fuoco pronti per l’estate, attesi rinforzi

Incendi nei Pirenei Orientali. Vigili del fuoco pronti per l’estate, attesi rinforzi
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Di

Thibaut Calatayud

pubblicato su

10 giugno 2024 alle 18:17

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Se il clima estivo è ancora necessario, i vigili del fuoco dei Pirenei Orientali sono già pronti ad affrontare una nuova stagione estiva in “alto rischio” riguardante gli incendi.

Lunedì 10 giugno 2024, la Prefettura e il Dipartimento hanno presentato il loro nuovo “piano d’azione per la prevenzione e la lotta contro gli incendi boschivi e vegetali”. In gran parte ispirato a quello dello scorso anno, presenta ancora alcune novità.

Previsti rinforzi dalla Romania

“Quest’estate lo avremo più risorse umane potenzialmente operativo in tempi rapidi”, annuncia Hermeline Malherbe, presidente del Dipartimento dei Pirenei Orientali.

“A seconda del rischio, il sistema estivo sarà composto da sei a sette gruppi di intervento contro gli incendi boschivi (GIFF), invece dei quattro precedenti”, precisa chi è a capo del consiglio di amministrazione di SDIS 66. Attualmente sono quattro i GIFF pronti a intervenire. Almeno altri due si uniranno ai Pirenei Orientali a partire da luglio.

Il fuoco che brucia, principale causa di incendi nei Pirenei orientali

Nella prima metà del 2024, il numero di incendi è diminuito del 20% nei Pirenei Orientali (473 nel 2023, 379 nel 2024). Ancora meglio, il numero di ettari devastati sta diminuendo drasticamente (865 nel 2023, 28 nel 2024, ovvero -97%).

Nei primi sei mesi del 2024, gli incendi sono la principale causa di incendi nei Pirenei Orientali (131 su 379). Non sono trascurabili gli atti dolosi: 59 incendi su 379.

Sempre a luglio il Paese catalano riceverà gli aiuti europei. Quarantadue vigili del fuoco dalla Romania verrà a rafforzare il gruppo di alimentazione SDIS 66.

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Lo ha annunciato anche Hermeline Malherbe l’arrivo di un secondo elicottero bombardiere d’acqua (HBE) quest’estate. Il primo sarà pronto a funzionare da giugno a settembre, mentre l’altro sarà operativo da luglio ad agosto. L’aereo Horus sarà comunque responsabile di garantire la sorveglianza attiva dall’alto. Sul posto i vigili del fuoco monitoreranno gli eventuali focolai di incendio provenienti dal torri di guardia. Saranno supportati dai volontari di riserve comunali di sicurezza civile (RISC).

Una riserva di 15.000 m3 acqua in tutto il reparto

Per quest’estate che si preannuncia ancora una volta turbolenta, i vigili del fuoco dovranno ancora una volta fare i conti con il siccità. Non necessariamente semplice in un dipartimento in cui alcuni comuni rischiano la scarsità d’acqua.

Per evitare di sprecare la risorsa destinata al consumo umano, i vigili del fuoco vogliono, quando ne hanno la possibilità, evitare di allacciarsi alla rete di acqua potabile. Per questo si sono formati una moltitudine di riserve (cisterne, ex cantine cooperative, campeggi, impianti di depurazione, ecc.) in tutto il dipartimento.

Più di 15.000 mq3 acqua grezza sono attualmente immagazzinati in queste riserve. “Ciò corrisponde alla dieta di 300 colonne dei vigili del fuoco”, spiega il colonnello Eric Belgioïno, direttore della SDIS 66. Una colonna equivale a 80 vigili del fuoco con i loro camion. Si tratta di una capacità significativa”.

Il 95% degli incendi sono di origine umana

Oltre a impoverire drasticamente le riserve idriche, la siccità provoca notevoli danni alle piante. Se cammini regolarmente nella foresta, probabilmente avrai notato il deperimento di buona parte della flora catalana.

Problema: la vegetazione secca è un combustibile pericolosamente efficiente. Per evitare tragedie, le autorità garantiranno questo obblighi di nulla osta legale (OLD) sono pienamente realizzati.

La presentazione del piano estivo è stata l’occasione per ricordarlo Il 95% degli incendi sono legati all’attività umana (volontario o involontario). Quest’estate la polizia rafforzerà i controlli per punire i piromani, ma anche chi non rispetta i decreti prefettizi.

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