Il set della televisione pubblica Gabon 1ère è stato teatro di uno scambio esplosivo questa domenica sera, nel corso di uno speciale dedicato alla campagna referendaria sul progetto di Costituzione. Questo dibattito, condotto da giornalisti e che ha riunito esponenti della politica e della società civile, si è rapidamente trasformato in uno scontro diretto tra sostenitori del Sì e dei No. testimone di queste tensioni, la trasmissione venne interrotta più volte a causa dell’atmosfera esplosiva sul set.
La trasmissione, voluta dall’Alta Autorità della Comunicazione (HAC) e dalla sua commissione per la parità di accesso ai media durante il periodo elettorale, ha preso una piega tesa quando Joanna Boussamba, responsabile della comunicazione per il coordinamento nazionale, ha tentato di distribuire copie in diretta del progetto costituzionale agli ospiti. Si è alzata dal suo posto per consegnare a mano il documento di 43 pagine agli ospiti Pierre Claver Maganga Moussavou, Marlène Fabienne Essola e Marcel Libama.
Un estratto dallo spettacolo
Un’iniziativa di sfida che ha provocato l’immediata reazione del campo del no, accusato di non aver letto il progetto di Costituzione prima di opporsi. Essola, molto teso e visibilmente scocciato, ha reagito con forza: “ Ma cos’è questo folklore? » Il clima, già teso, si è poi fatto più pesante, con ogni fazione che ha espresso la propria esasperazione per le azioni e i commenti dell’altro. Marcel Libama, deputato del Parlamento di transizione e sostenitore del No, ha reagito con indignazione a questa iniziativa. Sbattendo il documento per terra, ha detto: “Sono un deputato, sono io che lavoro a questo progetto”. Questo gesto ha amplificato l’esasperazione sul set, evidenziando la tensione tra i relatori e le tensioni alla base del dibattito pubblico attorno al referendum.
Sì sostenitori
Uno dei giornalisti presenti ha cercato di calmare gli animi menzionando le regole del decoro e chiedendo a Boussamba di scusarsi per aver causato questa tensione. Ha poi dichiarato: “ Chiedo scusa a tutta la nazione. Ho pensato che fosse giusto presentare ai nostri avversari il documento della Costituzione “. Questa affermazione è stata tuttavia percepita da alcuni come un’ulteriore provocazione, che ha aggravato la discordia. Marlène Essola, una delle ospiti, ha risposto irritata: “ È offensivo quello che hai fatto! », denunciando un gesto che riteneva inappropriato.
Durante la trasmissione, Geoffrey Foumboula, 4° vicepresidente dell’Assemblea nazionale di transizione e difensore del Sì, ha espresso la sua esasperazione per le continue interruzioni, ricordando: “ Ci vuole un minimo di rispetto. Non siamo su una diretta di TikTok, ma su un canale televisivo il cui ruolo è quello di informare”. La sua osservazione ha suscitato la risposta di Essola, che ha denunciato il commento come un nuovo reato, esacerbando il divario tra i due campi.
I sostenitori del n
Questo programma sarà ricordato come un esempio delle sfide associate ai dibattiti pubblici su argomenti delicati. L’indignazione, le accuse di oscenità e la mancanza di moderazione da parte degli oratori hanno rapidamente trasformato questa discussione in uno scontro verbale. Nel cuore della campagna referendaria, questo acceso scambio riflette le profonde divisioni all’interno della società gabonese di fronte a questo progetto costituzionale, evidenziando le difficoltà di organizzare un dialogo pacifico attorno a questa importante riforma.
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