TVA Sports si trova questa sera ad un bivio decisivo, simboleggiato dalla trasmissione in diretta su tutta la rete TVA della partita del canadese contro i Maple Leafs.
Nonostante la schiacciante pressione per aumentare i propri ascolti, la rete ha scelto di non apportare modifiche al proprio team di telecronisti, sfidando le persistenti critiche del pubblico.
Tuttavia, con una media di soli 400.000 spettatori dall’inizio dell’anno, i segnali d’allarme sono enormi.
I gestori sperano che una serata del genere possa dare nuova vita al canale, ma la risposta dei quebecchesi, sempre più propensi a passare a Sportsnet, rischia di rivelare una realtà crudele.
Questa diserzione mette in luce le profonde sfide di TVA Sports, che, dopo un decennio di esistenza e perdite cumulative che si avvicinano al mezzo miliardo di dollari, sta lottando per affascinare gli appassionati di sport.
Per i commentatori Félix Séguin e Patrick Lalime, così come per Élizabeth Rancourt, che cerca di imporre il suo stile dopo la partenza di Louis Jean, la posta in gioco è immensa.
Le loro performance vengono scrutate, amplificate dai social network, mentre il minimo errore potrebbe segnare un ulteriore passo verso la caduta del canale.
Questo è il motivo per cui Elizabeth Rancourt sembrava così nervosa nell’introduzione.
Pierre Karl Péladeau scommette molto su questa trasmissione, sperando che il ritorno alla televisione accessibile rivitalizzi il pubblico, col rischio di ridefinire la strategia del Quebecor in campo sportivo.
Ma come rivitalizzare un canale…offrendo sempre la stessa cosa che non funziona.
Rancourt con voce tremante, Maxim Lapierre e Guillaume Latendresse che ripetono la loro tasca blu, Félix Séguin titubante, Patrick Lalime e i suoi errori francesi, Renaud Lavoie che protegge i giocatori del CH (lo fa bene e con buon francese a differenza di Lalime )… insomma, niente di nuovo sotto il sole.
TVA Sports è sull’orlo del precipizio questa sera. Rifiutandosi di rivedere il suo team di commentatori nonostante le crescenti critiche, il canale sembra essere ostinatamente su una traiettoria discendente.
La posta in gioco è colossale per questa emittente che ha scommesso molto sull’hockey, al punto da mettere a rischio la sopravvivenza della sua intera esistenza.
Stasera, mentre i Montreal Canadiens affrontano in diretta i Toronto Maple Leafs, la trasmissione su TVA racconta il tentativo disperato di Pierre Karl Péladeau di salvare un modello ormai scaduto.
Per anni, TVA Sports ha accumulato perdite a un ritmo impressionante, che oggi si avvicinano ai 300 milioni di dollari.
Stiamo assistendo ad un vero e proprio baratro finanziario nel mondo del Quebecor.
Péladeau, fedele alla sua reputazione di orgoglio che potrebbe smuovere le montagne, rifiuta di piegarsi sotto pressione.
Per lui l’hockey è più di un semplice sport: è un vettore della cultura del Quebec, un incontro di emozioni crude che, se ben gestito, potrebbe riunire grandi folle.
Ma ora la realtà attuale è molto diversa e le cifre parlano da sole: il Quebec non vuole più sapere nulla di TVA Sports.
Sapremo stasera se il Quebec vuole sapere qualcosa sulla TVA.
Al timone di questa squadra di commentatori c’è Félix Séguin, un veterano la cui reputazione si è logorata nel corso degli anni.
Séguin fatica a soddisfare un pubblico esigente che, stanco, cerca un’alternativa e migra su Sportsnet.
I suoi anni di duro lavoro non gli fanno guadagnare rispetto.
Ad ogni esitazione, ad ogni imprecisione, cadono le critiche. Allo stesso tempo, Patrick Lalime, ex giocatore della NHL, sta affrontando un’ondata di insoddisfazione: le sue analisi mancano di profondità e sfumature, il suo francese manca di rigore e diversi fan vogliono un cambiamento.
Nonostante una carriera sul ghiaccio, non riesce a tradurre la sua esperienza in commenti di grande impatto che affascinano il pubblico.
I tifosi implacabili non hanno nulla a che vedere con il suo passato di servizio; vogliono spiegazioni chiare, approfondimenti diretti e non una semplice ripetizione dei fatti del gioco.
Anche Élizabeth Rancourt, subentrata a Louis Jean, vive una situazione difficile. La giovane animatrice sperimenta una forma di rifiuto che non sempre può essere spiegata dalla qualità del suo lavoro.
Dal suo arrivo, il pubblico ha continuato a diminuire e si sono accumulati commenti dispregiativi, a volte apertamente misogini. Rancourt deve affrontare un doppio fardello: non solo deve prevalere in un ambiente ostile, ma deve anche attraversare un periodo di incertezza per TVA Sports, dove ogni passo falso diventa un argomento contro di lei.
Alcuni fan, abituati alla voce di Louis Jean, sembrano incapaci di accettare questo cambiamento, cercando il minimo pretesto per criticarla.
Sullo sfondo, l’ombra di Dave Morissette incombe ancora su TVA Sports. Ampiamente apprezzato per il suo approccio autentico e la sua vicinanza agli spettatori, la sua partenza ha lasciato un vuoto che il canale fatica a colmare.
E avremo ancora il disagio di vederlo dopo la partita, le briciole che la TVA ha accettato di dargli per pietà, in compagnia di Guillaume Latendresse e Maxim Lapierre che sembrano avere pietà anche del povero indesiderabile Dave.
Per gran parte del pubblico, Morissette rappresentava questo legame umano, questa voce che sapeva parlare al tifoso di hockey con una semplicità disarmante.
Il suo progressivo ritiro è stato visto come un tradimento da diversi abbonati, che non ritrovano più lo stesso calore con la squadra attuale.
Vederlo relegato nel post-partita, in una funzione che assomiglia più a un “tappabuchi” che a un ruolo gratificante, è quasi un insulto per i suoi fedeli ammiratori.
La TVA sembra aver voluto tenerlo in un angolo, senza dargli davvero lo spazio per brillare.
Questa sera, con la trasmissione su TVA, Péladeau dà il massimo. Questa scelta strategica avviene in un contesto in cui il canale specializzato non riesce più ad attrarre abbonati come prima.
Gli spettatori sembrano preferire il contenuto vario e rinfrescante di Sportsnet, abbandonando gradualmente TVA Sports per un’emittente di lingua inglese più affermata.
E se la scommessa di Péladeau non dovesse funzionare, potrebbe significare la fine di TVA Sports nella sua forma attuale.
Potrebbe essere più conveniente chiudere semplicemente il reparto di atletica, senza i costi esorbitanti associati a un canale specializzato 24 ore su 24.
Netflix, Prime Video, Apple TV divorano Péladeau dall’interno: queste piattaforme divorano il pubblico dei canali tradizionali, costringendo il Quebecor a riposizionarsi per evitare l’emarginazione o addirittura la scomparsa.
Rendendo l’hockey accessibile senza abbonamento via cavo, Péladeau spera di catturare un vasto pubblico questa sera, dimostrare agli sponsor che l’hockey rimane un evento importante e, infine, convincere la NHL a concedergli più diritti al rinnovo del suo contratto nel 2026.
Ma per i commentatori e gli analisti di TVA Sports il peso di questa serata è schiacciante. Ogni commento, ogni parola verrà analizzata, sviscerata e il minimo passo falso verrà amplificato sui social network.
È un’ironia crudele: la loro prestazione stasera potrebbe essere la loro stessa rovina. Se gli ascolti non ci sono, ciò dimostrerebbe che un canale specializzato non è più necessario, che TVA può fare a meno di TVA Sports e concentrarsi su ciò che fa davvero soldi.
Per Péladeau si tratterebbe di una liberazione finanziaria, un’occasione per alleggerire un bilancio appesantito dai deficit accumulati della TVA Sports.
Le cifre parlano chiaro: dal 2011 TVA Sports non è mai stata in profitto. Questa catena, che avrebbe dovuto essere una locomotiva per il Quebecor, si è rivelata un ostacolo.
Trasmettendo questa partita su un canale gratuito e accessibile a tutti, Péladeau vuole misurare la portata dell’entusiasmo e vedere se l’hockey potrà tornare ad essere l’evento televisivo che unisce la provincia.
Ma se la scommessa dovesse fallire e gli ascolti televisivi deludessero, potrebbe segnare la fine delle ambizioni sportive del Quebecor.
Quindi, quella sera del 9 novembre 2024 non sarà solo un confronto sportivo tra il canadese e i Maple Leafs.
Questa è l’ultima occasione per Péladeau di dimostrare che può, contro ogni previsione, reinventare la trasmissione sportiva in Quebec, che può ripristinare la nobiltà di una passione in declino nel Quebec.
Il destino di TVA Sports, e forse anche il futuro dell’hockey francofono in televisione, è stasera nelle mani di un pubblico duro e disilluso, ma ancora innamorato dei Montreal Canadiens.
Amante di CH…ma sprezzante di TVA Sports.
C’è un odore, un senso di urgenza che possiamo sentire, un profumo di ultima possibilità che aleggia intorno questa sera.
La storia ricorderà forse il 9 novembre come il giorno in cui TVA Sports ha trovato una nuova ragione d’essere o, più tragicamente, come il giorno in cui ha firmato il proprio atto di scomparsa.