Da quel momento in poi, il collegio ha contattato il ministro della Sanità vallone Yves Coppieters e il ministro dell’Agricoltura Anne-Catherine Dalcq per ascoltare le loro opinioni ed eventualmente mettere in atto un piano d’azione. La risposta è arrivata qualche giorno fa: “La potabilità dell’acqua distribuita nel vostro Comune non è influenzata dai risultati che ci avete comunicato”ha risposto il ministro Coppieters.
Mentre il ministro Dalcq ha invitato i funzionari eletti a contattare David Clarinval. “La legislazione relativa all’uso dei pesticidi rientra nella giurisdizione federale, vi informo di aver inoltrato la vostra richiesta”scrive, aggiungendo di aver contattato anche il centro di ricerca agricola vallone. “Vogliamo evitare allarmismi, l’acqua è la stessa di ieri Anzi aspettiamo la norma europea per sapere se abbiamo ragione perché lì ci basiamo su una presunta norma, questo è il problema”.ha detto ancora il sindaco.
Bouchat chiede di scavare più a fondo
Poiché i problemi legati agli inquinanti eterni sono in gran parte legati ai pesticidi utilizzati in agricoltura, il consigliere dell'opposizione Écolo, François Bouchat (la lista adesso si chiama Merci) ha parlato al consiglio. Precisa che le limitazioni dovevano avvenire con largo anticipo per limitare la presenza di queste sostanze pericolose e che non è troppo tardi per riprenderle oggi.
Per lui va esaminata anche la risposta del ministro Yves Coppieters, visto che i livelli di riferimento erano stati effettivamente superati. “C'è, trovo, un fallimento, nel non aver comunicato prima questa informazione, spero che non fosse legata al calendario elettorale”precisa ulteriormente. “Non siamo responsabili della rete di distribuzione e aspettavamo risposte dai ministri”risponde il sindaco Frédéric Deville.
Una volta all'anno, lo SWDE e l'AIEC si impegnano a comunicare ai cittadini la concentrazione dei TFA. Le misure opportune da adottare spetteranno al prossimo collegio comunale che si insedierà il 2 dicembre alle ore 19.00.
