“Da un pass per il parcheggio a un pass per il paesaggio”: il nuovo volto di Soulor sta prendendo forma

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l’essenziale
Dalla fine dell’inverno sono in corso i lavori per lo sviluppo del Col du Soulor. Dovranno essere completati entro l’estate del 2025 per fare di questo sito tra Bigorre e Béarn una vera e propria tappa turistica.

All’inizio di novembre il clima è particolarmente mite. Meteo ideale per consentire alle imprese mobilitate sul Col du Soulor (1.474 m), tra Arrens-Marsous e Arbéost, di proseguire efficacemente il progetto di recupero. I lavori, guidati dalle comunità dei comuni di Pays de Nay e Pyrénées Vallées des Gaves (CCPVG), sono iniziati lo scorso marzo e “stanno procedendo bene” secondo Sylvain Lanne, responsabile della divisione tempo libero e turismo della CCPVG: “ C’è un po’ di ritardo ma l’obiettivo è aprire per la prossima estate”.

Il Col du Soulor, un sito straordinario nel bel mezzo di un progetto di sviluppo.
DDM – Clemente Beaume

Nel frattempo molti operai, tra cui una terna, sono al lavoro sul cantiere per renderlo “un luogo dove scoprire la montagna offrendo una serie di attrezzature, attività e servizi dedicati”. Lo definisce questo progetto di sviluppo intercomunale tra Bigorre e Béarn (ma anche interdipartimentale e interregionale), discusso da quasi 10 anni e ormai sul punto di realizzarsi… In parole povere, la filosofia è quella di passare da “un parcheggio presso un valico paesaggistico”, dove i visitatori verranno a fare una vera e propria sosta turistica e non più una semplice sosta.

L’opera di riqualificazione, del valore complessivo di 3,50 milioni di euro, consiste nel creare un luogo pastorale e nel “liberare il valico” dalle auto, il cui parcheggio era completamente anarchico. Per questo, leggermente al di sotto e su entrambi i lati del passo (ad esempio al Tachouère), vengono creati dei parcheggi. Il parcheggio sarà consentito solo in questi luoghi, nel tentativo di “parcheggiare” le auto e lasciare tutto il resto dello spazio alla “confluenza” tra uomo, animale e natura.

Una rappresentazione di come potrebbe essere il passo in futuro.
DR

Visita al sito

Da questi parcheggi si creano percorsi pedonali a tema pastorale per evidenziare i paesaggi e raccontare la storia del passo. Condurranno in vetta, dove i ciclisti avranno a disposizione un parcheggio e una piazza dedicata, compresi i contenuti relativi al Tour de . Verrà inoltre installato un totem per rappresentare il passaggio degli animali. Perché il Soulor, sia per l’uomo che per la fauna selvatica, è un luogo di passaggio e un luogo storico di vita.

L’epicentro del progetto di sviluppo riguarda lo chalet Arbéost che diventa punto di accoglienza. Tutt’intorno si sta creando una sorta di anfiteatro verde e saranno collocati diversi servizi (toilette, postazione per la manutenzione delle biciclette). All’interno ci sarà quindi uno spazio di accoglienza ma anche un’intera parte museografica, con pannelli, video o anche mappe, che invitano a scoprire la storia degli uomini, della fauna, della flora e dei diversi paesaggi pirenaici che si possono osservare da Soulor. . È stato appena ultimato un passaggio esterno che permetterà ai visitatori di passeggiare attorno allo chalet e osservare il panorama a 360°.

Lo chalet Arbéost, attualmente in fase di trasformazione, è il punto centrale del progetto.
Lo chalet Arbéost, attualmente in fase di trasformazione, è il punto centrale del progetto.
DDM – Clemente Beaume

In diversi luoghi verranno creati anche dei punti di osservazione per permettere a tutti di prendersi il tempo per guardare ma anche comprendere tutto ciò che si trova attorno al passo… Strutture che vogliono essere perfettamente integrate e rispettose dello spirito del luogo, allo stesso tempo confluenza tra uomo e natura.

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