Il “Wall Street Journal” spiega nell’edizione odierna che un commerciante francese ha vinto 50 milioni scommettendo sul trionfo del candidato repubblicano.
Il messaggio del servizio è chiaro: non dovresti mai scommettere un importo che non puoi permetterti di perdere, e ancor meno su un sito di scommesse su criptovalute come Polymarket.com. Piccola storia nella storia, è proprio il folle successo del commerciante francese Théo a causare il suo divieto sul territorio francese, anche se auguriamo coraggio al legislatore nel controllare l’uso della VPN.
Su Polymarket si poteva scommettere su tutto e soprattutto su qualsiasi cosa: sul futuro vincitore della Champions League, per il classico, sul fatto che Taylor Swift sarà incinta nel 2024 per lo stravagante. Ma in questo mondo assurdo in cui si può scommettere su un’ipotetica grazia presidenziale concessa a P. Diddy da Joe Biden (sì, sono molti i Qanon che credono a queste sciocchezze al punto da perdere qualche dollaro sulla questione, ndr) , la favola di Théo sta facendo scalpore.
Il resto dopo questo annuncio
Un commerciante francese
Il serissimo “Wall Street Journal” aveva intervistato prima delle elezioni quello che sarebbe un commerciante francese e che ovviamente rimane anonimo. Il nostro uomo si vantava di aver scommesso 28 milioni di dollari sulla vittoria di Donald Trump, così come sul suo successo elettorale in diversi stati chiave e nel voto popolare – su questo punto bisogna riconoscere che aveva un certo fiuto, dato che Donald Trump non aveva vinto in 2016 e 2020.
Il resto dopo questo annuncio
Un trader francese scommette sull’“effetto vicino”
Al “Wall Street Journal” ha assicurato di non avere alcun legame con la squadra elettorale repubblicana e di aver corso questo rischio non basandosi sui sondaggi tradizionali, ma utilizzando un altro metodo, l'”effetto vicino” che consiste nel non chiedere chi si sta voterai ma per chi voterà il tuo vicino. Per Théo, questo ci permette di comprendere meglio la riluttanza politica ad affermare il nostro voto e quindi di alleggerire la coscienza di alcuni elettori trumpisti che non si assumerebbero la responsabilità.
Chiaramente è più facile affermare che il tuo vicino vota per Donald Trump piuttosto che affermare il tuo voto per il candidato repubblicano. Credeva inoltre che i trumpisti più convinti si rifiutassero di rispondere ai vari sondaggisti, il che aggiungeva pregiudizi, anche se gli istituti ovviamente ponderano i risultati grezzi di un sondaggio. Théo ha affermato di aver chiesto a un istituto privato di condurre per lui questo tipo di sondaggio, con risultati mozzafiato a favore di Donald Trump, da qui la cifra assolutamente folle scommessa su un simile evento politico. Rimaniamo dubbiosi sul fatto che un individuo, per quanto ricco possa essere, finanzierebbe un sondaggio per questi scopi personali prima di scommettere una somma, per quanto consistente possa essere. Naturalmente l’istituto privato in questione resta riservato.
Il resto dopo questo annuncio
Il resto dopo questo annuncio
Il gravissimo “Financial Times” mette in dubbio il successo del nostro campione di giornata. Viene citato uno studio di Martin Boon, cofondatore di Deltapoll, che ritorna sull’effetto vicino, spiegando che il metodo può essere più rilevante in alcuni casi, ma anche generare previsioni più fuorvianti. Per Sir John Curtice, professore di scienze politiche all’Università di Strathclyde, intervistato dal quotidiano economico, la scommessa di Theo non era così rischiosa come sostiene.
“I sondaggi (tradizionali) non erano lontani dalla verità. Probabilmente hanno sottovalutato Trump di meno di 4 punti nella maggior parte degli stati chiave. Nessuno si sarebbe accorto di tali errori se il divario finale fosse stato ancora più pronunciato”, spiega. Chiaramente, il risultato rientra nel margine di errore dei sondaggisti…
Perché questo è il principio della chiaroveggenza: ricordare solo le previsioni corrette dell’oroscopo.