Il contratto future olandese TTF, considerato il punto di riferimento europeo per il gas naturale, è balzato lunedì e ha raggiunto il suo massimo dell’anno, a 38,70 euro per megawattora (MWh), in seguito alla chiusura del gasdotto Langeled che collega l’unità di trattamento del gas di Nyhamna (Norvegia occidentale) al terminal di Easington (Regno Unito centro-orientale).
Questo gasdotto è stato chiuso dopo che domenica è stata rilevata una crepa in un tubo sulla piattaforma Sleipner Riser, il punto di collegamento tra la sezione settentrionale e quella meridionale.
Martedì il prezzo è sceso nuovamente grazie a notizie rassicuranti. Intorno alle 15:45 (ora belga), il contratto futures TTF ha perso il 3,91% a 34,65 euro per MWh.
Secondo Randi Viksund, direttore delle comunicazioni di Gassco, le riparazioni necessarie per far ripartire Langeled dovrebbero essere effettuate entro venerdì “sulla base delle conoscenze attuali”.
Dopo la guerra in Ucraina, la Norvegia è diventata il principale fornitore di gas naturale dell’Europa, mentre il Vecchio Continente cerca di ridurre la propria dipendenza dagli idrocarburi russi.
Pertanto, interruzioni o riduzioni della fornitura da parte dei principali fornitori di gas all’Europa tendono a portare a un’elevata volatilità dei prezzi.
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