È l’applicazione più scaricata del momento. Da diversi giorni Ten Ten affascina, a cominciare dagli adolescenti. Sul Google Play Store l’applicazione è stata scaricata più di un milione di volte. Il suo principio? “Ten Ten trasforma il tuo telefono in un walkie-talkie”, si vanta il social network.
Ten Ten ti consente di inviare messaggi vocali in tempo reale ai tuoi amici in qualsiasi momento della giornata. Anche quando l’app è chiusa o il telefono è bloccato, il messaggio vocale inviato viene riprodotto sull’altoparlante del destinatario. Per evitarlo bisogna poi mettersi in modalità “Non disturbare” o “Aereo” oppure spegnere il telefono. È anche possibile rendere “muti” alcuni dei tuoi amici per un determinato periodo.
“Ten Ten utilizza funzionalità e permessi che solitamente non vengono richiesti dalle applicazioni di messaggistica, come la possibilità di utilizzare il microfono e l’altoparlante anche quando l’applicazione è in background”, analizza Renaud Feil, esperto di sicurezza informatica, di “Parisien”.
Un modello economico poco chiaro
Sul social network TikTok si trovano numerosi video umoristici e bufale attorno a Ten Ten. Il lato immediato e invadente dell’applicazione è attraente. “Sei in classe, ma dimentichi di avere Ten Ten”, scherzano gli internauti filmandosi sorpresi, arrabbiati o a disagio.
@the_stone93 Questa maledetta app #umorismo#foryou♬ CIAO NATHAN – MTL
@spee233 Chi ha questa app??
♬ CIAO NATHAN – MTL
Tuttavia, l’applicazione pone diverse domande. Se i suoi fondatori dichiarano di non vendere i dati dei suoi utenti – “non lo faremo mai” – il modello economico della start-up parigina non è chiaro. “Abbiamo molte idee interessanti su come potremmo monetizzare i nostri servizi in futuro”, risponde Jule Comar, cofondatore, a “Techcrunch”.
“Stiamo ancora lavorando per chiarire i contorni dell’utilizzo dei dati, ma non li raccogliamo come in Cina perché non li vogliamo o non ne abbiamo bisogno”, aggiunge il cofondatore di “Parisien”. Su Instagram l’applicazione ripete che “nessuno può ascoltare le tue conversazioni, nemmeno noi. Sono effimeri al 100%”.
Ten Ten viene chiamato in causa anche in relazione alle cybermolestie che l’applicazione potrebbe incoraggiare. “Ten Ten è dedicato agli amici più intimi, ma vediamo persone che condividono il proprio PIN [l’identifiant interne dans l’application, N.D.L.R.] sui social network, quindi stiamo lavorando su un migliore sistema di gestione degli amici”, riconosce Jule Comar, a “Techcrunch”.