A 39 anni, Christopher Froome dovrebbe rivivere le gioie del Tour de France quest’estate. Secondo L’Équipe, il suo team Israel-Premier Tech dovrebbe dargli addirittura lo status di leader dell’evento francese.
L’anno scorso, il quattro volte vincitore della Grande Boucle si è mancato la messa solenne di luglio a causa… del suo compagno di squadra Michael Woods. Il canadese ha trovato ingiusti lo status di Froome all’interno della squadra israeliana e il suo sbalorditivo stipendio, visti i suoi risultati molto limitati. Woods ha vinto questa lotta interna – Froome non era stato selezionato – e ha vinto anche la prestigiosa tappa del Puy de Dôme nell’ultima Grande Boucle.
Ma questo successo, ottenuto in un luogo leggendario del ciclismo, non ha avuto i risultati sperati dai dirigenti della squadra israeliana, con in testa il suo boss Sylvan Adams. L’immagine e l’aura di Froome, anche se lontano dai livelli di un tempo, hanno ancora molto più valore – almeno a livello di marketing – di quelle del suo compagno di squadra canadese, la cui notorietà non è paragonabile. Secondo L’Équipe, gli sponsor hanno quindi esercitato pressioni, in modo mascherato, affinché il britannico partecipasse al Tour de France.
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E peccato per l’atleta che, anche se spera ancora di tornare a un livello vicino a quello che gli ha permesso di vincere sette grandi giri tra il 2011 e il 2018, i fatti ci sono e Froome non ha più raggiunto la minima top 10 su base gara professionistica da… luglio 2022.
Ricordiamo che la carriera di Christopher Froome ha avuto una svolta nel giugno 2019, quando è caduto pesantemente durante la ricognizione della cronometro del Delfinato. Il britannico ha impiegato diversi mesi per riprendersi, senza mai tornare ai livelli di prima.
