Acqua nel gas tra Medef e Fedom?

Acqua nel gas tra Medef e Fedom?
Acqua nel gas tra Medef e Fedom?
-

Tra Medef e Fedom si chiude una lunga storia condivisa al servizio delle imprese estere? Possiamo porci la domanda. Da diverse settimane dietro le quinte si svolgono le trattative del Medef nazionale per l’uscita del Fedom dopo 40 anni di lotta comune al servizio dell’economia. Per quello ? Non lo sappiamo davvero, poiché il silenzio imposto dai rappresentanti dei datori di lavoro non ha precedenti in questa materia.

Ma questa decisione non passa. Per alcuni no. A cominciare da Eurodom, associazione e lobby che rappresenta le regioni ultraperiferiche francesi. In un’e-mail indirizzata a tutti i membri del Fedom e che abbiamo potuto consultare, il suo presidente Gérard Bally scoppia in un vero e proprio grido del cuore per evitare di vedere anni di lotta andare nel cestino. Menziona il “voce comune e specifica” del Fedom che viene giudicato “insostituibile” in termini di legittimità e credibilità nei confronti delle istituzioni e dei diversi organi dello Stato.

Inoltre, non esita a dire quello che pensa: “L’iniziativa di voler staccarsi dal Fedom è un errore strategico clamoroso e difficile da comprendere, a meno che non si consideri che alcuni di noi vogliono cogliere questa opportunità per tornaconto personale (…)” Alcuni occhi sono puntati sui nuovi eletti del Medef a livello nazionale, recentemente arrivati ​​in posizioni chiave in occasione della nomina di Patrick Martin a nuovo presidente del Medef lo scorso luglio.

In questa e-mail piuttosto informativa apprendiamo tuttavia che le rappresentanze locali di Guadalupa e Martinica hanno chiaramente indicato la loro intenzione di non lasciare la nave.

Evita confronti indesiderati

E la Riunione e la Guyana? Gérard Bally aggiunge uno strato alla fine della sua email, auspicando vivamente che tutti si mettano in riga, per evitare un confronto già ritenuto “sgradito” in un momento in cui “il bisogno di unità non è mai stato così forte”. Il posizionamento dei Medef Esteri è ancora in sospeso e ieri era in programma un incontro tra i presidenti locali e Patrick Martin, senza sapere cosa ne sarebbe potuto venirne fuori mentre scriviamo queste righe.

In ogni caso, il disagio è sufficientemente profondo e spinge a livello locale tutti i sindacati professionali della Riunione (dalla distribuzione agli industriali) a rivolgersi al presidente di Medef Réunion, Didier Fauchard, per esortarlo a rinunciare a lasciare Fedom. Un’unione sacra vista raramente e che la dice lunga sul rischio che attualmente incombe sull’economia. Perché questa è l’intera questione del divorzio che si gioca davanti agli occhi dei datori di lavoro. In un momento in cui i territori d’oltremare si trovano ad affrontare, nell’ambito delle discussioni sulla futura legge finanziaria 2025, la revisione di numerosi schemi di incentivi agli investimenti (Lodeom, esenzione fiscale, dazi di mare, ecc.), tutti chiedono all’unanimità Medef deve invertire la rotta, soprattutto per restare all’interno di Fedom per continuare ad avere influenza nelle discussioni con i ministeri interessati. Adesso comprendiamo meglio le parole ponderate e scelte con cura dal presidente della Fedom nel suo editoriale settimanale di inizio settimana. Dovevi leggere tra le righe. “L’occasione per ricordare l’utilità di Fedom come organizzazione che rappresenta le aziende e le loro organizzazioni, in tutti i territori d’oltremare e specificamente dedicata alle sfide delle aziende d’oltremare. Questa specificità è un condizione necessaria per la pertinenza delle nostre analisi e l’efficacia delle nostre azioni. L’opera realizzata è al servizio dei nostri soci”, scrive Hervé Mariton, attualmente in viaggio in Nuova Caledonia e al quale abbiamo cercato di contattare senza successo. Un editoriale che invia ogni settimana nella sua newsletter al mondo economico. tanto quanto un generale Il 4 giugno si profila all’orizzonte un’assemblea. Un’assemblea che potrebbe essere quella di regolamento dei conti o di riconciliazione.

Julien Delarue

[email protected]


Tutte le novità in video




Ricarica i commenti

-

PREV Un giornalista slovacco ci spiega perché il Belgio fa un po’ meno paura del previsto – Tutto calcio
NEXT Austria-Francia: dove vedere, ad Auch, l’ingresso nella competizione dei Blues di Kylian Mbappé per questo Euro 2024?