si dimentica di fermarsi a uno stop, sua madre muore

si dimentica di fermarsi a uno stop, sua madre muore
si dimentica di fermarsi a uno stop, sua madre muore
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Dormo continuamente durante il giorno. Perché di notte è orribile. Con l’ennesimo singhiozzo, la quarantenne disfa tutto: il suo disagio, il suo rimorso e questo ricordo che la terrorizza da più di due anni. Si ricorda di questa strada di campagna e di questa collisione improvvisa con un’altra macchina. La madre, al suo fianco, non apre gli occhi, vittima di traumi cervicali e cranici.

Dal 12 novembre 2021 non lo fa più ” Mai “ ha portato qualcuno in macchina. ” Non posso più. » Nessuno dei due ha chiesto la patente, che dorme ancora nell’ufficio di una gendarmeria. Non importa, non potrà farlo per un anno, ha stabilito il tribunale, che lo ha anche condannato a tre mesi di carcere con pena semplice sospesa, martedì 14 maggio 2024, per omicidio colposo (1).

“Vorrei cavarmi gli occhi!” »

Il dolore è altrove per questa madre, senza precedenti, che “non posso più lavorare” dall’incidente. Gravemente ferita, aveva già trascorso diversi mesi su una sedia a rotelle “tredici mesi” riabilitazione.

Con le gambe tremanti al timone e il singhiozzo, si rituffa in quella mattina in cui non si è fermata a uno stop, all’incrocio tra la D75 e la D147, a Selles-Saint-Denis, provocando la morte di sua madre, seduta in il sedile del passeggero.

“L’ho portata a trovare sua sorella, per farle piacere. Mi ha detto “guarda, c’è un bel sole che ci accoglie”. Dopo, ricordo che mi sono girato in macchina e siamo caduti indietro”grida l’imputato. “Perché guidavi così veloce, su una strada limitata a 80 km/h? »si chiede il presidente Olivier Bachelet. “Ho visto 100 km/h sul tachimetro, ho alzato il piede… devo essere stato da qualche altra parte nella mia testa… vorrei strapparmi gli occhi! »grida.

“Potrebbe distruggere la nostra famiglia”

Gli esami hanno rivelato che non aveva né droghe né alcol nel sangue. Nemmeno lei ha usato il cellulare, ci assicura, senza dubbio timorosa su questa strada che l’aveva segnata. “Diversi anni prima ero già passato di lì e avevo già mancato lo stop…” Un avvertimento quindi senza conseguenze. Anni dopo, il 12 novembre 2021, la sua Mercedes si scontrò violentemente con un furgone.

“Mi è quasi successo tante volte su questa strada! », ha testimoniato al bar il pensionato al volante della Renault Trafic. Lui, sua figlia e sua nipote sono rimasti feriti per diverse decine di giorni, con costole rotte, mentre stavano andando a caccia. “Le persone arrivano a questo segnale di stop troppo velocemente. Fortunatamente, il nostro veicolo era forte! Altrimenti potrebbe distruggere anche la nostra famiglia. »

Dietro di lui, l’imputata si aggrappa al braccio del compagno, per non barcollare. “Ha già abbastanza dolore così com’ècontinua il nonno. Abbiamo mantenuto la nostra denuncia perché fisicamente e moralmente, quando vediamo una persona morta, ci sentiamo in colpa, anche se non lo siamo. ” “È colpa mia! »dice la madre. “. Nel profondo del nostro cuore, siamo malati per te”l’uomo respira.

(1) L’accusa aveva chiesto tre mesi di sospensione semplice e sei mesi di sospensione della patente.

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