Yannick Noah Day, una celebrazione per una buona causa

Yannick Noah Day, una celebrazione per una buona causa
Yannick Noah Day, una celebrazione per una buona causa
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La tradizionale giornata di beneficenza del Roland-Garros, ribattezzata “giorno Yannick Noah” nel 2023, inviterà grandi e piccini a vivere un momento unico e festoso, questo sabato 25 maggio. Il ricavato sarà devoluto per le azioni intraprese.

Verranno proposte numerose attività oltre a numerosi incontri-esibizione con i migliori giocatori del torneo. Ad esempio, il pubblico avrà la possibilità, vicino al campo Simonne-Mathieu, di salire su una mongolfiera, chiamata Ballon de Roland-Garros. Arbitrato dove il sottaceto farà parte in particolare degli altri temi di queste animazioni.

Ricordiamo che questa giornata è stata creata nel 1977. Come negli anni precedenti, i profitti (201.000 € nel 2023) di questa giornata festiva permettono di finanziare l’intero anno azioni intraprese dai club affiliati alla FFT per i giovani dei quartieri, per gli sport adattati tennis, tennis sanitario, para tennis e anche a favore dell’ambiente attraverso il Trofei di Solidarietà e Azione Ambientale.

Questa giornata ci permette anche di sostenere l’associazione Celebrare il Muro. Inoltre, in occasione di questa giornata e nell’ambito dell’operazione “Racket Giveaway”, la FFT e Wilson doneranno 1.500 racchette alle associazioni.Sport in città” E “USEP” al fine di promuovere l’accesso alla pratica del tennis tra i giovani. A simboleggiare questa donazione, 50 racchette Wilson saranno donate a 50 giovani delle due associazioni beneficiarie questo sabato 25 maggio.

Tre domande per Dominique Decoux

Il vicepresidente della Federazione, responsabile dell’etica e dell’integrità sportiva, Dominique Decoux parla dello Yannick Noah Day, tradizionale apertura della Quindicina.

Qual è lo scopo di questo Yannick Noah Day?

Il nostro desiderio è soprattutto che sia una bella festa. Certo, è una giornata di beneficenza, ma si tratta davvero di renderla una giornata di festa per accogliere, da un lato, le tante associazioni con le quali la Federazione è legata, e dall’altro un pubblico giovane e adulto desideroso di trascorrere una giornata a parte allo Stadio. Il programma è vario e prevede mostre alle quali prendono parte grandi protagonisti. Un momento clou particolare sarà rappresentato dallo spettacolo alla corte Philippe-Chatrier, che riunirà gruppi che corrispondono davvero ad una popolazione molto giovane.

Chi sono i beneficiari di questa giornata?

C’è ovviamente “Fête le Mur”, l’associazione creata da Yannick Noah. È anche la loro giornata, con la presenza di numerosi luoghi e locali della “Fête le Mur”. Ma i profitti raccolti (201.000 euro nel 2023, ndr) permettono anche di dare una mano ai club nell’ambito dei Trofei Solidarietà e Azione ambientale. Si tratta dei temi del tennis sano, del tennis di quartiere, del para tennis, dello sport adattato e dell’ambiente. Nel 2023 sono stati così premiati 191 club. È molto importante aiutare economicamente chi si impegna. Quando esaminiamo i file che ci arrivano, possiamo vedere che i club sono motivati, coinvolti e pieni di inventiva nei loro impegni attorno a queste azioni. Ciò è molto incoraggiante per il futuro.

Ci sono novità quest’anno nell’ambito di questa Giornata?

Intorno al distretto del tennis abbiamo avviato un’operazione in collaborazione con Wilson. Le racchette saranno distribuite all’associazione “Tennis dans la ville” e all’USEP, per facilitare l’accesso alla scoperta e all’apprendimento del tennis da parte dei giovani dei quartieri prioritari. In totale verranno donate 1.500 racchette, di cui 50 oggi. Il che significa in concreto che i bambini, arrivando allo stadio a mani vuote, se ne andranno con racchetta e palloni. Abbiamo anche invitato, per la prima volta, una quindicina di club “preferiti” i cui progetti ci hanno particolarmente toccato. Li diamo il benvenuto e cercheremo di incontrarli, di parlare con loro, anche se ci teniamo a lasciarli liberi di godersi questa giornata allo stadio. Sono invitati anche i beneficiari della loro azione. Ai miei occhi si tratta davvero di inclusività. Il tennis è Nadal – Zverev da un lato, la partita di cui tutti parlano, ma è anche l’accoglienza delle persone dell’IME, l’accoglienza dei bambini che, forse, non andrebbero a giocare a tennis in modo naturale.

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