La NASA promette di utilizzare l’intelligenza artificiale in modo responsabile e sempre “per il miglioramento dell’umanità”

La NASA promette di utilizzare l’intelligenza artificiale in modo responsabile e sempre “per il miglioramento dell’umanità”
La NASA promette di utilizzare l’intelligenza artificiale in modo responsabile e sempre “per il miglioramento dell’umanità”
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Il 22 maggio 2024, alle 19:00 (ora francese), si è tenuta un’assemblea generale alla NASA per discutere “l’uso e lo sviluppo di strumenti di intelligenza artificiale per portare avanti missioni e ricerche.”

Puoi trovare la ritrasmissione di questo sull’account ufficiale della NASA su X.

Ecco cosa ricordare di questo incontro speciale.

In che modo la NASA utilizza l’intelligenza artificiale?

Come ricorda Bill Nelson, amministratore dell’agenzia spaziale, la NASA non è estranea all’uso dell’intelligenza artificiale.

Infatti lo usa l’agenzia spaziale americana”per decenni”, come testimonia la scheda dedicata a questo strumento tecnologico sul sito dell’agenzia. Pertanto, l’intelligenza artificiale viene utilizzata, tra le altre cose, in:

  • Pianificazione e programmazione delle missioni dei rover planetari (Spirit, Opportunity, Curiosity, Perseverance, ecc.);
  • Analisi dei dati raccolti dai satelliti;
  • Diagnosi e rilevamento di anomalie

Tuttavia, i recenti miglioramenti tecnologici nell’intelligenza artificiale stanno spingendo la NASA a prendere posizione anche sul suo futuro.

Infatti, nel suo discorso ai dipendenti dell’agenzia spaziale, Bill Nelson ricorda che “L’intelligenza artificiale, se utilizzata per scopi diversi dal miglioramento dell’umanità, può essere disastrosa.

In effetti, per quanto rivoluzionari possano essere, i miglioramenti nell’intelligenza artificiale dovranno essere utilizzati in modo responsabile e con cautela. Questa è la promessa fatta da Bill Nelson e, per estensione, dalla NASA, durante questa assemblea generale.

La NASA nomina il suo primo “capo AI”

Sebbene utilizzi questa tecnologia da decenni, secondo le sue dichiarazioni, l’agenzia spaziale americana non aveva, fino al 13 maggio 2024, un membro dello staff la cui missione fosse dedicata all’uso dell’intelligenza artificiale all’interno dell’agenzia.

Ormai è fatto e David Salvagnini, il nuovo “capo dell’intelligenza artificiale” della NASA, avrà la missione di introdurre l’intelligenza artificiale ai dipendenti, ma anche di formarli con il suo team sulle diverse opportunità che essa offre all’interno dell’agenzia.

Invitato a parlare durante l’incontro, quest’ultimo non parla di intelligenza artificiale, ma di “intelligenza di assistenza”. Questo semplice modo di esprimersi ci permette di dedurre, secondo lui, che l’uomo resta al centro del processo tecnologico.

Quindi, oltre alla formazione dei dipendenti, il suo compito sarà quello di garantire che l’intelligenza artificiale non sia indipendente e che gli esseri umani abbiano sempre l’ultima parola quando si tratta di prendere qualsiasi decisione.

“Se non utilizziamo l’intelligenza artificiale in modo responsabile, metteremo a repentaglio la nostra credibilità e la nostra missione”

Mentre gran parte dell’assemblea generale è stata dedicata all’uso attento e responsabile dell’intelligenza artificiale, affinché sia ​​un aiuto per l’umanità e non un peso, si è discusso anche del suo utilizzo futuro.

Se tende ad essere utilizzata in missioni su larga scala, l’intelligenza artificiale potrebbe diventare anche uno strumento quotidiano all’interno della NASA se ci basiamo sulle dichiarazioni dei vari stakeholder.

L’intelligenza artificiale ci aiuterà in tanti ambiti” ha dichiarato Pam Melroy, vice amministratore dell’agenzia spaziale. E possiamo pensare in particolare a compiti banali e/o ripetitivi che potrebbero essere automatizzati in modo che la forza lavoro possa essere mobilitata per altri compiti complessi che questa volta richiedono un cervello umano.

Ma, anche se l’idea di implementare uno strumento del genere all’interno dell’agenzia è sicuramente vantaggiosa e rappresenta un grande passo avanti, Pam Melroy preferisce essere cauta e ricorda l’importante idea di questo incontro: “Ma se non lo utilizziamo in modo responsabile, ci esporremo a numerosi rischi che metteranno a repentaglio la nostra credibilità e la nostra missione..”

Quindi, l’IA alla NASA sì, ma con cautela e responsabilità.

Fonte: Spazio/X

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