Nome di un cane! Non è raro vedere le strade pubbliche ricoperte di escrementi di cani. Di fronte a questa inciviltà, Jacky, un lettore di Carentan (Manche), ci chiede: “Quali sanzioni sono previste per i proprietari che lasciano fare la cacca ai propri cani senza raccoglierla? »
Bella domanda, Jackie. E non sei l’unico a porre questa domanda, dato che molti proprietari di cani lasciano gli escrementi del proprio animale domestico negli spazi pubblici. È fastidioso ed è del tutto normale. Allora, cosa dice la legge? E quali sanzioni sono applicabili? Ti risponderemo.
Può costarti
Secondo l’articolo 531-2 del Codice Penale, se non raccogli gli escrementi del tuo cane su un marciapiede o in un giardino, potresti costarti delle caramelle. E per una buona ragione, questo reato è punibile con una multa di seconda classe, ovvero 35 euro. Devi comunque farti cogliere sul fatto dalla polizia municipale.
Ovviamente tutti i proprietari sono tenuti a raccogliere le deiezioni dei cani negli spazi pubblici (marciapiedi, spazi verdi, giochi pubblici, ecc.). E questo, come misura igienica. Tanto più che ogni comune è libero di fissare la sanzione che desidera con decreto comunale. La multa può quindi aumentare e superare l’importo solitamente fissato a 35 euro. Esempi: a Brive-la-Gaillarde (Corrèze), la multa sale a 200 euro e fino a 450 euro a Cannes (Alpi Marittime). A Bergerac (Dordogna) la multa arriva addirittura a 750 euro. È quindi meglio vigilare e rispettare il dominio pubblico.
Leggi anche: Un cane può viaggiare in treno senza museruola? Ti rispondiamo
Test del DNA per identificare i proprietari contraffatti?
Anche se questo può far sorridere, alcuni dei nostri vicini europei si offrono tuttavia da diversi anni di rintracciare i colpevoli… utilizzando il test del DNA. Ciò è particolarmente vero in Spagna, dove quasi cinquanta città hanno applicato questo sistema per combattere gli escrementi dei cani.
Il principio è semplice: prelevare il DNA dagli escrementi dei cani per individuare i proprietari che non raccolgono gli escrementi dei loro animali, prima di inviare loro la fattura delle spese sostenute. Anche diversi comuni italiani hanno fatto il grande passo.