Da diversi anni ormai gli agricoltori devono fare i conti con la malattia HLB (Huanglongbing) o malattia del drago giallo, a causa della proliferazione di un insetto, la psilla. “Questa malattia ha decimato quasi tutti gli agrumi della Florida”, sottolinea su “Le Figaro” Raphaël Morillon, ricercatore del Centro di cooperazione internazionale per la ricerca agronomica per lo sviluppo (CIRAD). E anche il Brasile, finora risparmiato, ne è colpito.
Cambiamento climatico
Anche il cambiamento climatico ha un impatto sui rendimenti. Secondo la RTBF, gli esperti stimano che il passaggio dell’uragano Milton, che la settimana scorsa ha distrutto numerose aziende agricole, “potrebbe causare una perdita di tre milioni di dosi di succo d’arancia” in Florida, che vivrebbe il suo peggior raccolto dagli anni ’20 In Brasile, che a settembre ha vissuto una siccità storica che ha causato numerosi incendi, gli alberi da frutto stanno soffrendo.
Risultato: quest’anno, secondo i media economici Novethic, si dovrebbero raccogliere 232 milioni di casse, un calo del 24% rispetto al 2023. In aumento i prezzi delle arance e anche quelli dei prodotti finiti. Emmanuel Vasseneix, presidente dell’Unione nazionale interprofessionale dei succhi di frutta, che aveva messo in guardia sulla situazione già nella primavera del 2023, indica su Novethic che una tonnellata di succo d’arancia puro viene attualmente scambiata tra 1.200 e 1.300 dollari, contro 500 dollari nel 2021.
Aumento dei prezzi del succo d’arancia
In un comunicato stampa pubblicato lo scorso giugno, il direttore commerciale di Suntory, il marchio proprietario di Orangina e Oasis, ha lanciato il “campanello d’allarme”: “La crisi arancione si aggiunge all’elevata inflazione sui nostri materiali in primis. » Secondo lui, nei prossimi mesi i prezzi delle sue bevande saranno inevitabilmente rivisti al rialzo. Questo è già il caso del succo d’arancia puro, il cui prezzo è aumentato in media di oltre il 10% in un anno, secondo l’istituto Nielsen IQ.
