Tarn-et-Garonne: inaugurato il nuovo centro antincendio e di soccorso di Villebrumier

Tarn-et-Garonne: inaugurato il nuovo centro antincendio e di soccorso di Villebrumier
Tarn-et-Garonne: inaugurato il nuovo centro antincendio e di soccorso di Villebrumier
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l’essenziale
Questo sabato, 19 ottobre, il tradizionale nastro tricolore della nuova caserma di Villebrumier (Tarn-et-Garonne) è stato tagliato da Michel Weill, presidente della SDIS, e Bénédicte Martineau, sottoprefetto del dipartimento.

“Oggi è un giorno speciale.” Con queste parole Michel Weill ha iniziato il suo intervento. Lui, il presidente del Consiglio dipartimentale, si presenta come il presidente del Servizio dipartimentale dei vigili del fuoco e di soccorso (SDIS), il capo dei vigili del fuoco. Per inciso, questo nonno di pompiere vi confida che all’inizio del suo mandato ha fatto il giro della caserma e che in quella di Villebrumier “qui stavamo peggio”. Addio al vecchio centro del 1955 e spazio a questa nuova attrezzatura.

Un’inaugurazione in pompa magna

Alle 11 inizia la cerimonia. Sébastien Tomas, vice capitano del centro capo, dirige la manovra. Innalzando la bandiera sulla stele che onora i vigili del fuoco di Francia e sulla quale è inciso anche il loro motto “coraggio e dedizione”. Quindi Michel Weill, Bénédicte Martineau, il colonnello Olivier Théron, direttore della SDIS, e Christophe Dewitte, capitano del corpo, passano in rassegna i vigili del fuoco, gli ex vigili del fuoco, i giovani vigili del fuoco (JSP), altri leader di corpo. Quindi un JSP, un pompiere riservista e un pompiere attivo si fanno avanti per deporre una corona sulla stele.

Le personalità e gli eletti di Orgueil, Nohic, Reyniès, Saint-Nauphary, Varennes e Villebrumier, comuni protetti da questa nuova caserma, si raggruppano attorno a Michel Weill e Bénédicte Martineau. Avanzano verso il nastro tricolore, prendono le forbici d’oro che hanno loro consegnato. Sono le 11.12, viene tagliato il nastro, viene inaugurata la caserma!

Christophe Dewitte diventa quindi una guida del luogo. C’è tutto, la sala di overflow per le situazioni di crisi, la parete mobile che separa gli spogliatoi uomini/donne in base al loro numero nel corpo, la sala di disinfezione integrata nell’hangar del veicolo di soccorso delle vittime, l’atrio dell’amichevole e il suo cantina attigua. “È ben progettato”, “è ben pensato”, si sente dire. La gente del posto è unanime. Il colonnello Théron confermerà che gli ultimi lavori (recinzione, cancello, cisterna da 10.000 litri per l’acqua piovana e parcheggio) saranno realizzati in gestione nel 2025. Fanno parte di un programma complessivo che riguarda la nuova caserma Caussade (inaugurata a novembre), Corbarieu ( primi studi in corso), poi Montech.

296 uscite nel 2023

Dopo questa visita, Michel Weill metterà in risalto nel suo discorso lo spirito che anima i vigili del fuoco. Elencherà le attrezzature ma si concentrerà sui 296 interventi effettuati nel 2023, perché “296 volte hai risposto alla chiamata”. Si parla di dedizione e impegno e si concluderà con “Viva i vigili del fuoco”.

Stele in omaggio ai vigili del fuoco.
DDM-Philippe Mathis

Bénédicte Martineau si avvia poi verso il microfono. Lei parla di prossimità, perché il dispiegamento della sicurezza civile il più vicino possibile alla popolazione è una priorità dello Stato. Per finire, tutti condividono questo bellissimo momento attorno ad un buffet. Incontri Ginette Lacaze, figlia di Michel Lacaze, primo capitano nel 1955. Vedi Pierre Blanc, il sindaco, che mostra a tutti questa foto dei primi 20 vigili del fuoco nel 1955. Chiacchieri con Laurent Orlhiac, precedente capitano. Pensi a questi 135 vigili del fuoco che hanno dato tanto da quando esiste questo corpo.

Ti arriva un’immagine finale. Da un lato del nastro tricolore, un JSP trasporta il cuscino con le forbici mentre un altro tiene un’estremità del nastro. All’altro capo del nastro tricolore, Fernand Tapiolas, 96 anni, in divisa da pompiere, unico sopravvissuto dei primi 20. Un ponte tra le due baracche, più che una trasmissione tra generazioni. Viva tutti i vigili del fuoco.

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