Allerta pioggia, piena e piena: il Tarn fa capolino fuori dall’acqua

Allerta pioggia, piena e piena: il Tarn fa capolino fuori dall’acqua
Allerta pioggia, piena e piena: il Tarn fa capolino fuori dall’acqua
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l’essenziale
Questo venerdì 18 ottobre, nonostante un generale miglioramento della situazione meteorologica, piogge meno intense ma continue hanno mantenuto l’allerta gialla. Nel corso della giornata gli accumuli hanno raggiunto livelli impressionanti, sfiorando i 100 mm, l’equivalente di un mese di pioggia in sole 24 ore.

Da ieri, giovedì 17 ottobre, il Tarn è colpito da un maltempo di notevole intensità, segnando un episodio meteorologico senza precedenti. In allerta arancione e piena, la Montagne Noire, tra Laprade e Labruguière, è stata particolarmente colpita con accumuli che hanno raggiunto in poche ore i 60 mm, sommergendo diverse strade. Queste piogge torrenziali hanno causato inondazioni improvvise, saturando i terreni già impregnati d’acqua.

Questo venerdì 18 ottobre, nonostante un generale miglioramento della situazione meteorologica, piogge meno intense ma continue hanno mantenuto l’allerta gialla. Nel corso della giornata gli accumuli hanno raggiunto livelli impressionanti, sfiorando i 100 mm, l’equivalente di un mese di pioggia in sole 24 ore. “Ciò che colpisce è l’intensità oraria, con 10 mm all’ora, è significativa”, hanno commentato gli esperti di Météo . L’accumulo di acqua, tuttavia, ha consentito l’inizio di un declino, nonostante i terreni saturi.

Sono intervenuti una quarantina di vigili del fuoco

Sul versante del fiume, se l’Agout e il Thoré fossero rimasti stabili senza grossi rischi, il Tarn sarebbe stato messo in allerta gialla intorno ad Albi, con “sondaggi localizzati segnalati” secondo il sito vigicrues.gouv.fr, in particolare presso la diga idroelettrica di Rivières . Fortunatamente, in questi due giorni colpiti dal maltempo, i danni sono stati relativamente limitati. In totale i vigili del fuoco hanno effettuato una quarantina di interventi, la maggior parte dei quali per incendi di contatori elettrici causati dall’umidità. Due persone hanno riportato una lieve intossicazione da fumo, ma non si sono registrati danni significativi.

Per il fine settimana è prevista calma

Se la violenza di questo episodio meteorologico è stata sorprendente per la sua intensità, non è il primo a colpire questa regione. Nel 2018, la Montagna Nera era già stata teatro di massicce precipitazioni, che avevano causato inondazioni e smottamenti. Tuttavia, gli esperti sottolineano che gli accumuli osservati questa settimana “sono tra i maggiori registrati negli ultimi dieci anni”. Buone notizie per il fine settimana. Si prevede una tregua, con la prevista scomparsa delle precipitazioni entro venerdì sera. Fino a lunedì è previsto un ritorno del tempo più asciutto, prima dell’arrivo di una nuova, più debole perturbazione martedì 22 ottobre. Tuttavia, la vigilanza resta essenziale, in particolare attorno alle dighe e alle strade ancora allagate, dove è necessaria cautela.

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