Avevano provocato un incidente mentre fuggivano dopo un furto con scasso a Montpellier: fino a un anno di carcere

Avevano provocato un incidente mentre fuggivano dopo un furto con scasso a Montpellier: fino a un anno di carcere
Avevano provocato un incidente mentre fuggivano dopo un furto con scasso a Montpellier: fino a un anno di carcere
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Dopo un furto con scasso a Estanove, quattro persone in fuga a bordo di una Peugeot 207 hanno investito l’auto di un ottantenne vicino allo stadio GGL. Arrestati dalla polizia, due di loro sono stati processati il ​​29 aprile presso il tribunale penale.

Il 24 aprile, a metà pomeriggio, quattro persone sono fuggite a bordo di una Peugeot 207 dopo aver commesso un furto con scasso in rue Vivaldi, nel quartiere Estanove, a Montpellier. Correndo ad alta velocità, diversi veicoli della polizia alle calcagna, hanno colpito l’auto di una donna di Montpellier di 86 anni, in avenue du Mondial-de-Rugby-2007, vicino allo stadio GGL.

Arrestati due dei quattro fuggitivi

Dei quattro occupanti nascosti sotto i cappucci, tre sono fuggiti uscendo dai finestrini del veicolo. Tuttavia, la polizia è riuscita ad arrestare uno di loro, un cittadino algerino in situazione irregolare, di 23 anni. Arrestato anche il quarto, 33 anni, rimasto bloccato sulla 207 danneggiata. Nella Peugeot sono stati rinvenuti una pistola, un machete, un coltello, un cacciavite, telefoni cellulari, copie di Rolex e diversi gioielli.

Deferiti all’accusa, i due indagati arrestati sono stati processati in comparizione immediata lunedì 29 aprile. All’udienza il più giovane ha assicurato di non essere stato lui l’autore del piano del furto, di non aver partecipato all’effrazione e di non aver visto nell’auto né machete né pistola. La colpa è del conducente dell’auto, che è riuscito a scappare.

Già condannato per furto

Il presidente, Alix Fredon, passa in rassegna il curriculum del giovane, che ha abbandonato la scuola nel 4e, poi ha frequentato la Scuola della Seconda Opportunità, prima di essere incarcerato. La sua fedina penale elenca quattro condanne per furto. Furti con scasso, uso di droga: “Sono cambiato, ho fermato tutto!”sostiene l’imputato nella scatola.

Al suo fianco, il maggiore ha precedenti penali con 21 condanne, principalmente per furto aggravato. È ancora in libertà vigilata. “Sono cresciuto in famiglia, ho sperimentato la delinquenza molto presto”, spiega in tribunale, indicando che è caduto nell’alcol e nella cocaina quando sua madre è morta due mesi fa. Per il suo avvocato, Me Laëtitia Leroy-Swed, “Non c’è nulla che possa stabilire che le armi trovate nell’auto possano essere attribuite a loro.” E sulla recidiva del suo assistito, uscito di detenzione 24 giorni prima: “Ha avuto un’uscita “secca” Non abbiamo più i mezzi per prenderci cura degli imputati. Ha fatto diverse richieste di aiuto in questi 24 giorni”.. Il difensore dell’imputato più giovane, dal canto suo, chiede l’assoluzione con il beneficio del dubbio riguardo alle armi rinvenute nel 207.

“L’accessorio perfetto per i ladri”

“Non tutto è chiaro sulla loro partecipazione”ritiene il rappresentante del pubblico ministero, il quale rileva comunque che l’auto conteneva “l’accessorio perfetto per i ladri.” Per l’imputato più giovane sono necessari 14 mesi di carcere, sei dei quali con sospensione per due anni, e detenzione continuata. E contro il più grande, 16 mesi, di cui otto sospesi in libertà vigilata.

Per la prima il tribunale ha dato seguito alle requisizioni, aggiungendo il divieto di detenere un’arma per cinque anni e di entrare in contatto con il complice dei fatti. Per il secondo, ha aumentato la pena a 24 mesi di carcere, dodici dei quali sospesi, a causa delle 21 condanne nella sua fedina penale e della sua recidiva subito dopo aver lasciato il carcere.

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