Dimissioni o estromissione? Quello che sappiamo della partenza di Restos du Cœur de Colombe, volontario da 30 anni

Dimissioni o estromissione? Quello che sappiamo della partenza di Restos du Cœur de Colombe, volontario da 30 anni
Dimissioni o estromissione? Quello che sappiamo della partenza di Restos du Cœur de Colombe, volontario da 30 anni
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La sua intervista per TF1 Info ha commosso la classe politica. Il 1° maggio, durante un incontro di Jordan Bardella e Marine Le Pen a Perpignan per le elezioni europee, Colombe, elettore del Rassemblement National, ha parlato con Paul Larrouturou delle sue difficoltà a finire il mese e a trovare lavoro.

“Siamo in un mondo pazzo”, ha confidato alla telecamera, scoppiando in lacrime. Sono alla RSA. È difficile vivere. Votiamo tutti RN qui, siamo tutti arrabbiati. »

Sabato sera, Le Figaro ha annunciato di essere stata espulsa dopo questo discorso. Versione confermata in un comunicato del suo avvocato. Secondo Jérémy Kalfon, “Colombe ha ricevuto il 3 maggio una chiamata da un funzionario locale che gli chiedeva di dimettersi” in seguito ai commenti fatti durante l’incontro. Per questo dirigente l’intervento “costituiva una mancanza rispetto alla carta dei volontari”.

Un attivista del “nessun partito”

Se Colombe aveva chiarito su TF1 di essere una volontaria dei Restos du Cœur, “è stato per questa donna esprimere che, al di là del suo caso personale, vedeva molta povertà e sofferenza intorno a lei” e che la solidarietà era essenziale per superare loro”, specifica Jeremy Kalfon.

L’articolo 5 della carta dei volontari precisa che “alla porta dei Ristoranti abbandoniamo le nostre posizioni politiche e religiose” e che “se un volontario è investito di mandato elettivo deve prendere congedo per i periodi elettorali e non utilizzare l’immagine di ristoranti per attività politica”.

Ma, assicura il suo avvocato, “Colombe nega di aver commesso qualsiasi colpa” e “non svolge alcuna attività politica attiva”. “Rispettosa della gerarchia e delle regole, Colombe non ha opposto resistenza e ha rassegnato le sue dimissioni con riluttanza”, assicura Jérémy Kalfon. Quest’ultimo è stato infatti spinto verso l’uscita.”

Una “proporzione sproporzionata”

Ma la versione di Restos du Cœur contraddice le parole dell’avvocato. Per Yves Merillon, portavoce dell’associazione, “questa vicenda sta assumendo proporzioni sproporzionate”. “Tutti i volontari firmano questa carta in cui la neutralità politica è un principio e un valore. Non ci è vietato avere idee”, aggiunge.

Per lui, Colombe “ha dichiarato la sua appartenenza alla RN, che è una trasgressione di questo principio”. Ma smentisce qualsiasi licenziamento del volontario. “I funzionari del dipartimento le hanno ricordato il regolamento, non l’hanno esclusa”, assicura Yves Merillon. “Vogliamo che finisca. Abbiamo più di un milione di persone da accogliere. Questa controversia fa male”, si rammarica.

Colombe, dal canto suo, chiede di essere “reintegrata” e vuole che i Restos du Cœur ammettano di non aver commesso alcuna colpa.

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