Difficile trovare assessori alle elezioni: 25 euro, il prezzo della democrazia

Difficile trovare assessori alle elezioni: 25 euro, il prezzo della democrazia
Difficile trovare assessori alle elezioni: 25 euro, il prezzo della democrazia
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Tra un mese (9 giugno) ci sono le elezioni e se sul piano politico la campagna elettorale è in pieno svolgimento già da diversi mesi, nel retrobottega elettorale ormai entriamo nel vivo della questione.

Perché due elezioni in quattro mesi (9 giugno per regionali, federali ed europee, 13 ottobre per comunali e provinciali) non sono niente sul piano amministrativo e organizzativo, soprattutto perché tra le due elezioni si intrometteranno le vacanze estive.

Non ci sono buone elezioni senza buoni assessori

Se può esserci una valida elezione senza buoni candidati, non è concepibile alle nostre latitudini che ci sia una buona elezione senza buoni assessori e senza un’organizzazione ineccepibile.

Anche se la macchina è ben rodata, questo doppio scrutinio rappresenta nondimeno una vera sfida per molti presidenti di uffici incaricati di riunire la propria squadra affinché queste schede non siano viziate dalla minima anomalia.

In Belgio si raccomanda di avere un seggio elettorale (un presidente, un segretario e quattro assessori) ogni 1.000 elettori. Senza contare gli uffici di conteggio. Solo per la Vallonia, una scheda significa 23.000 assessori! Immaginate il puzzle da riempire con tutte le caselle che renderanno queste elezioni, qualunque sia il risultato, un grande successo.

Quest’anno l’equazione è tanto più delicata in quanto il numero degli elettori sarà più alto. Il 9 giugno i belgi di 16 e 17 anni potranno eleggere deputati al Parlamento europeo, ovvero 280.000 elettori in più. È anche un lavoro in più mentre quest’anno gli assessori convocati per la terza volta hanno il diritto di rifiutare.

Nei giorni a venire si intensificherà il groviglio tra convocazioni degli assessori, ricevute e richieste di esenzione.

Se alcuni vedono in questa convocazione l’opportunità di vivere un’elezione dall’interno, molti cercano con tutti i mezzi di esserne esentati. Perché non dobbiamo nascondere i nostri volti. Il numero di belgi che decidono di non votare ogni anno (1,3 milioni nel 2019) continua ad aumentare. Questo disincanto verso la politica si avverte anche tra gli assessori e mette in moto un intero processo elettorale che è garante dei fondamenti della nostra democrazia. Quindi, anche se non frutta molto (25€ per una domenica “sacrificata”), ne vale comunque la pena.

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