Cos’è la Pasqua ortodossa e perché si celebra questa domenica?

Cos’è la Pasqua ortodossa e perché si celebra questa domenica?
Cos’è la Pasqua ortodossa e perché si celebra questa domenica?
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La celebrazione della Pasqua è un’opportunità per tutti i cristiani di celebrare la risurrezione di Gesù Cristo, tre giorni dopo la sua morte sulla croce. Ma non lo fanno tutti nello stesso tempo: nel corso della sua storia, il cristianesimo si è diviso in più Chiese che hanno scelto di seguire calendari diversi.

Due calendari diversi, gregoriano e giuliano

Conserviamo due date principali: 1054 e 1517. La prima segna la rottura tra la Chiesa di Roma o d’Occidente e quattro Chiese d’Oriente. Questo è l’inizio della Chiesa ortodossa. Cinque secoli dopo, nel 1517, Martin Lutero affisse sulla porta della chiesa del castello di Wittenberg le sue 95 tesi contro le indulgenze. Questo è l’inizio di un nuovo scisma: il movimento della Riforma e la nascita del protestantesimo.

La Pasqua cattolica e protestante si celebra la prima domenica dopo la prima luna piena successiva all’equinozio di primavera.

In tutti e tre i rami del cristianesimo, la festa della Pasqua è molto importante, la fede cristiana nasce dalla fede nella risurrezione di Cristo, riconosciuto come Messia e figlio di Dio. Cattolici e protestanti celebrano la Pasqua nello stesso momento perché seguono lo stesso calendario, il calendario gregoriano, adottato da Papa Gregorio XIII e dalla Chiesa di Roma nel 1582, e dalle varie Chiese protestanti. La Pasqua cattolica e protestante si celebra la prima domenica dopo la prima luna piena successiva all’equinozio di primavera, fissato tra il 19 e il 21 marzo. La suddetta luna piena non è quella osservata nel cielo, è piuttosto una luna fittizia chiamata “luna ecclesiastica”. Pertanto, in queste due religioni, la data della Pasqua varia ogni anno, ma cade sempre tra il 22 marzo e il 25 aprile. Nel 2024 era il 31 marzo.

Gli ortodossi celebrano la Pasqua pochi giorni dopo cattolici e protestanti

La Chiesa ortodossa continua a seguire il calendario giuliano. La Pasqua tra gli ortodossi viene quindi celebrata pochi giorni dopo la Pasqua dei cattolici e dei protestanti. Quest’anno, per le Chiese orientali, la Pasqua cade quindi il 5 maggio. A volte le due date coincidono. L’ultima volta che cattolici, protestanti e ortodossi hanno celebrato la Pasqua nello stesso giorno è stata nel 2017, domenica 16 aprile. La prossima celebrazione congiunta avrà luogo solo il 20 aprile 2025.

Candele, uova dipinte di rosso e agnello allo spiedo

Nella religione ortodossa, la messa di Pasqua del sabato sera inizia nel buio più completo della notte, con tutte le candele spente. Si conclude con il grido “Christos anesti” (Cristo è risorto), e i fedeli si trasmettono luce accendendo candele al suono delle campane delle chiese. Il saluto “Cristo è risorto!” – Davvero è risorto! », li accompagnerà per quaranta giorni fino alla festa dell’Ascensione

Una delle tradizioni più famose della Pasqua ortodossa prevede di dipingere di rosso le uova il Giovedì Santo, che vengono poi scioccate e mangiate il sabato sera, dopo l’annuncio della risurrezione di Cristo. Colui il cui uovo avrà resistito a quanti più shock possibile senza rompersi sarà fortunato tutto l’anno. In Grecia, dalla mattina della domenica di Pasqua, le persone si alternano attorno all’agnello allo spiedo, simbolo della resurrezione.

E la Pasqua ebraica?

La Pasqua ebraica, “Pesach”, non celebra la risurrezione di Gesù Cristo, ma commemora la liberazione del popolo ebraico dalla schiavitù nell’antico Egitto, raccontata nella storia biblica dell’Esodo. È una delle festività più importanti del calendario ebraico e dura tipicamente sette giorni, otto per gli ebrei ortodossi.

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