Il 1° maggio è la Giornata internazionale della solidarietà dei lavoratori. Questo è un momento importante per riaffermare l’universalità e l’indivisibilità dei diritti e in particolare l’importanza dei diritti economici e sociali.
Ogni anno vengono violate sempre di più e sono le persone più vulnerabili a pagarne il prezzo più alto. L’elenco degli attacchi è sempre più lungo: codice del lavoro, sussidi di disoccupazione, pensioni, sanità, alloggio, istruzione, diritti degli stranieri….
E la risposta alle proteste si riduce a una repressione sempre maggiore, con attacchi sempre più gravi alle libertà e in particolare alla libertà di espressione, come dimostrano i procedimenti giudiziari contro centinaia di attivisti sindacali, associativi e politici.
Niente sembra resistere alla macchina di danno allo Stato messa in piedi dal Presidente della Repubblica.
Eletto per bloccare l’estrema destra, ogni giorno rifa il letto un po’ di più. Tuttavia, è proprio l’aumento delle disuguaglianze sociali e territoriali che essi si alimentano, anche se non hanno altra soluzione da proporre se non quella di alimentare l’odio e designare capri espiatori. Non permetteremo che si approprino indebitamente delle lotte sociali che non hanno mai sostenuto, né della loro celebrazione come questo 1° maggio.
Più che mai, la LDH ritiene che sia con l’unione delle forze progressiste che si possano costruire alternative. Per questo, come ogni anno, questo 1° maggio invita alla mobilitazione insieme alle organizzazioni sindacali e al movimento sociale di tutta la Francia per difendere i diritti, le libertà, lo Stato di diritto e, più in generale, la democrazia.
