Cac 40: L’inflazione nella zona euro non sorprende, il CAC 40 è fermo

Cac 40: L’inflazione nella zona euro non sorprende, il CAC 40 è fermo
Cac 40: L’inflazione nella zona euro non sorprende, il CAC 40 è fermo
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(BFM Bourse) – Mercoledì a metà seduta l’indice parigino è vicino al pareggio, gravato in particolare da Stellantis. Gli investitori stanno digerendo le ultime statistiche della zona euro.

Alla vigilia della pausa infrasettimanale, la Borsa di Parigi non trabocca di energia. Martedì 30 aprile, a metà seduta, il CAC 40 è sceso dello 0,01% a 8.064,31 punti.

Gli investitori stanno analizzando diversi dati economici della zona euro, in particolare l’inflazione per il mese di aprile. Nei dati armonizzati, per facilitare i confronti tra paesi, i prezzi sono aumentati del 2,4% su base annua nel quarto mese dell’anno, stabili rispetto al mese precedente e in linea con le aspettative.

La crescita ha superato le aspettative per il primo trimestre, aumentando dello 0,3% nell’Eurozona, grazie in particolare alla Spagna (+0,7%).

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Stellantis, per una volta, delude

“I dati sul PIL del primo trimestre più alti del previsto pubblicati oggi significano che l’Eurozona è uscita dalla recessione, e sia l’inflazione core che quella dei servizi sono scese in aprile, ma questo non” non impedirà alla Banca Centrale Europea di avviare il suo ciclo di allentamento della politica monetaria a giugno”, giudica Capital Economics.

In termini di pubblicazioni economiche, le automobili non stanno andando bene. Stellantis ha subito il calo maggiore nel CAC 40, perdendo il 3% a causa di ricavi inferiori alle aspettative. Mercedes e Volkswagen perdono rispettivamente il 4,6% e il 2,4% a Francoforte, penalizzate dalla deludente redditività del primo trimestre.

Air France-KLM è scesa del 3,2%, gravata da risultati inferiori alle aspettative, in particolare a causa dei problemi di manutenzione di KLM. VusionGroup (ex SES imagotag) balza del 13,5% dopo aver annunciato una modifica del suo contratto con il colosso americano Walmart, che rappresenta un volume di ordini pari a 1 miliardo di euro.

Sugli altri mercati l’euro è stabile rispetto al dollaro a 1,072 dollari. Il petrolio sta leggermente salendo. Il contratto di luglio sul Brent del Mare del Nord ha guadagnato lo 0,5% a 87,59 dollari al barile, mentre il contratto di giugno sul WTI quotato a New York è avanzato dello 0,4% a 82,99 dollari al barile.

Julien Marion – ©2024 Borsa BFM

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