LIVE – Guerra in Medio Oriente: Israele annuncia un “attacco mirato” nel sud di Beirut – Libération

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L’omaggio di Jean-Noël Barrot alle vittime dell’attentato del 7 ottobre. Presente alle commemorazioni sul luogo del rave Nova, il Ministro degli Affari Esteri ha visitato le installazioni erette negli ultimi dodici mesi dalle famiglie delle 404 persone morte sul luogo, divenuto memoriale permanente.

Il fuoco dell’artiglieria, più intenso da cinque giorni, e soprattutto questa mattina, fa sussultare la sua delegazione, mentre due elicotteri continuano a volteggiare nel cielo coperto. Si sentono in lontananza i colpi delle mitragliatrici pesanti: la guerra è ancora lì, nella Gaza devastata, a meno di tre chilometri di distanza. L’équipe consolare presenta al ministro alcune famiglie di ostaggi. Anche se la notizia ha fatto notizia sui media israeliani, nessuno ha menzionato l’incoraggiamento all’embargo sulle consegne di armi a Israele, raccomandato dal presidente Macron sabato alla France Inter con sorpresa della diplomazia della squadra a Tel Aviv.

“È vero che il momento era imbarazzante”, giudice Laurent Bitton, la cui figlia Maya è stata uccisa a Nova il 7 ottobre. “Ma non dimenticherò mai ciò che la Francia ha fatto per noi, il modo in cui siamo stati consolati. Non abbiamo ricevuto una sola telefonata dal governo qui.” aggiunge, con rabbia. Il ministro ha deposto una corona di fiori e 48 rose bianche in memoria delle 48 vittime francesi, prima di pronunciare un breve discorso. “La Francia piange insieme a Israele e ai suoi compatrioti” ucciso il 7 ottobre, ha detto in particolare il ministro, ricordando che la Francia lo è “impegnato instancabilmente per la sicurezza di Israele […] La Francia non abbandonerà mai i suoi compatrioti, la Francia non smetterà mai di chiedere ad Hamas il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi”.

Il capo della diplomazia francese incontrerà poi a Gerusalemme il suo omologo israeliano Israel Katz, poi Ron Dermer, influente braccio destro di Benjamin Netanyahu, prima di recarsi a Ramallah. La giornata si concluderà con la visita al memoriale dell’Olocausto a Yad Vashem. Di Nicolas Rouger.

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