MORNING BID EUROPA – L’inflazione dell’Eurozona è in agguato mentre lo yen oscilla

MORNING BID EUROPA – L’inflazione dell’Eurozona è in agguato mentre lo yen oscilla
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Ankur Banerjee fa il punto sui mercati europei e globali per la giornata a venire:

Una sessione ricca di dati, con in evidenza i dati sull’inflazione dell’Eurozona per aprile, attende l’Europa in una settimana ricca di azione che ha avuto un inizio volatile grazie all’instabilità dello yen.

Il dibattito su “sì” o “no” si è spostato su “sì” o “no”, un giorno dopo che un presunto intervento delle autorità giapponesi ha fatto scendere lo yen al livello più basso degli ultimi 34 anni.

Un calo di oltre il 10% rispetto al dollaro ha lasciato gli operatori a chiedersi non se, ma quando Tokyo sarebbe intervenuta per sostenere la martoriata valuta.

La risposta sembra essere a 160 per dollaro, un livello che non si vedeva dall’aprile 1990 e che lunedì è stato brevemente superato. Lo yen è salito fino a 154,40 lunedì poiché i trader hanno citato l’intervento di acquisto di yen. Martedì è tornato intorno a 157.

I dettagli sono oscuri e la conferma potrebbe non arrivare per un po’ di tempo, dato che Masato Kanda, il massimo diplomatico giapponese per le questioni monetarie, ha rifiutato nuovamente martedì di commentare un possibile intervento del Ministero delle Finanze per sostenere lo yen il giorno prima.

Kanda, tuttavia, ha affermato che le autorità sono pronte ad affrontare le questioni relative ai cambi “24 ore su 24”.

“Che sia Londra, New York o Wellington, non fa differenza.

Gli ultimi dati settimanali dell’autorità di regolamentazione statunitense mostrano che la posizione corta netta degli speculatori sullo yen è la più grande dal giugno 2007.

L’azione di Tokyo potrebbe rivelarsi inutile, secondo gli analisti, che sottolineano l’ampio divario di rendimento tra Giappone e Stati Uniti, ma come sostengono i nostri colleghi di Breakingviews, potrebbe esserci un vantaggio per intervenire.

I trader stanno anche aspettando la decisione politica della Federal Reserve, prevista per mercoledì, quando si prevede che la banca centrale americana manterrà i tassi stabili ma assumerà una posizione aggressiva dopo i rapporti sull’inflazione più caldi del previsto a marzo.

Non ci sono preoccupazioni di questo tipo in Europa, dove secondo un sondaggio Reuters l’inflazione per aprile dovrebbe rimanere stabile al 2,4%. I mercati stanno ora scontando un taglio di 67 punti base da parte della Banca Centrale Europea quest’anno, rispetto ai 35 punti base di allentamento previsti dalla Fed.

Una notizia sorprendente è che HSBC ha annunciato che il suo amministratore delegato Noel Quinn andrà in pensione. Il signor Quinn ha ristrutturato la banca negli ultimi cinque anni attraverso una vasta serie di vendite di asset in tutto il mondo.

Principali sviluppi che potrebbero influenzare i mercati martedì:

Eventi economici: rapporto sull’inflazione dell’Eurozona per aprile, dati sulle vendite al dettaglio tedesche per marzo, prezzi alla produzione francesi per marzo.

Utili: Volkswagen, Mercedes-Benz, Banco Santander, Deutsche Lufthansa e Adidas.

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