Marion Maréchal, Sarah Knafo… Zemmour “il macho” sarà salvato dalle donne?

Marion Maréchal, Sarah Knafo… Zemmour “il macho” sarà salvato dalle donne?
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Ora Éric Zemmour, il più macho dei macho politici (e Dio lo sa…) abbandona il suo vacillante destino politico nelle sole mani di due donne! Dopo Marion Maréchal, che ha preso la testa della lista europea di ciò che resta del suo partito, Riconquista, la sua compagna e consigliera, Sarah Knafo, viene a sua volta in suo soccorso, occupando il terzo posto nella lista degli europei. L’enarque, nato a Seine-Saint-Denis, aveva notevolmente contribuito a fargli abbandonare la carriera di editorialista di successo per un destino politico. Ha addirittura rabbrividito all’illusione della vittoria presidenziale nel 2022. Questa volta, la musa esce dall’ombra di Éric Zemmour per assumere la luce.

Nell’estrema destra c’è chi ritiene che avrebbe le qualità necessarie per provare a risanare un’impresa alla deriva verso gli scogli fatali del fallimento definitivo: secondo tutti i sondaggi che misurano le elezioni europee, lo zemmourismo annaspa intorno al 5% delle intenzioni di voto. Al di sotto di questa fatidica barra non ci sarebbero rappresentanti eletti. Ciò metterebbe fine ingloriosamente a quest’avventura con le sue pretese identitarie e ferocemente… mascolinista! Perché nelle sue opere, come nelle sue interviste, il polemista sessista non ha mai smesso di difendere con i denti e con gli artigli un mondo politico dominato da uomini che, per salvarsi, non devono rinunciare a nessuna delle loro prerogative. Siamo quindi d’accordo che vederlo affidare alle… signore ciò che resta del suo futuro politico non è cosa da poco!

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Chi ha detto, e addirittura scritto, “le donne sono macchine per la castrazione”? Eric Zemmour! O ancora: «donne in casa, città per uomini, arcaismo va bene! “. Lo stesso ! O sempre, «la femminilizzazione dell’uomo e della società mi fa orrore». Lo stesso archeo-fanatico che, dopo essersi pentito del periodo felice (per lui) delle mani sulle chiappe e delle battute grintose, ha ammesso: “Anch’io sono toccato dalla femminilizzazione”. Prima di aggiungere la spavalderia: “Sto cercando di resistere”. Ebbene ormai non resiste quasi più, anche se non abbiamo dubbi che spiegherà che queste due donne alle quali abbandona in pessime condizioni il suo destino hanno… qualità virili!

La Rn, “voto utile” dell’estrema destra

Ciao mamme doloranti… Riusciranno Marion Maréchal e Sarah Knafo a salvare il “piccolo” Eric? Hanno certamente risorse; ma possiamo dubitare dell’efficacia dell’assistenza sul campo che potrebbero fornire. In primo luogo, perché le precedenti elezioni presidenziali hanno sottoposto l’ex candidato al laser abrasivo che, se non scansionato, è stato giudicato. Niente di ciò che dice o fa può cambiare questo verdetto di disumanità per il quale è stato punito.

Nonostante il suo talento di penna e di oratore, Tartarin Zemmour rivelò un’aridità di cuore incompatibile con le funzioni supremi, mentre Marine Le Pen, da lei accreditata, la postura del gatto e della madre di famiglia. In questo modo, attraverso la sua apparente benevolenza, allargò il suo elettorato. Il suo secondo, Jordan Bardella, ne ha approfittato sulla sua scia e ora ha una base solida, venti favorevoli che gli permettono di “girare” negli opinionisti semplicemente bussando a TikTok. La difesa del piccolo e dell’invisibile, la lotta all’immigrazione – senza bisogno di parlare troppo di “sommersione” – questa è la strategia del RN. Nel frattempo, Riconquista, il partito di Zemmour, non fa altro che attirare sempre più elettori verso il potere dominante, il potere lepenista che funge da “voto utile” per l’estrema destra. Impotente, Éric Zemmour interpreta il ruolo dell’utile, avrebbe detto “dell’utile idiota”.

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In questa campagna europea, la Riconquista è gravata anche da un grande disaccordo strategico. Da un lato, Marion Maréchal difende l’unione dei diritti e di conseguenza risparmia Jordan Bardella. Zemmour, invece, auspica la rottura con questi “veri falsi difensori dell’identità francese” pronti a tradire tutto se non lo hanno già fatto! E Sarah Knafo adotta… la strategia del suo compagno – è anche la sua!

In Le Figaro, non esita a colpire duro contro Jordan Bardella che definisce un “prestigiatore” e il cui partito è “molto alto nei sondaggi ma non nel coraggio”! Un mucchio di codardi, nientemeno! Come esempio di coraggio, Sarah Knafo cita Marie-Françoise Garaud! Una gran signora, davvero, questa ex consigliera di Georges Pompidou, sovranista e atlantista per via anticomunista. Nelle elezioni presidenziali del 1981 ottenne l’1,33% dei voti! Marion Maréchal e Sarah Knafo dovrebbero fare meglio! Un po’ meglio… Dimenticando Zemmour? Scoprendo nuove ambizioni politiche ed elettorali gli uni negli altri, gli uni contro gli altri?

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