In viaggio, non cadere nella “truffa dell’oro”

In viaggio, non cadere nella “truffa dell’oro”
In viaggio, non cadere nella “truffa dell’oro”
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© Stefan Schweihofer/Pixabay

– Attenzione: non fermatevi se un veicolo vi sembra sospetto sul lato della strada.

Conosci la truffa dell’oro? Forse non ancora, ma potrebbe causare molte vittime nelle prossime settimane senza la massima vigilanza degli automobilisti. Il suo principio è in tutto e per tutto simile alle truffe “in stile irlandese” o in “stile peruviano”. Chiesto da La Repubblica della Senna e Marnail comandante in seconda dello Squadrone dipartimentale della sicurezza stradale della Senna e Marna (EDSR) spiega il metodo: una persona si è fermata sul ciglio della strada chiede ad un automobilista di rallentare.

Quanto segue è ben noto: “Dichiarano di essere guasti e di aver bisogno di soldi per fare rifornimento”dettaglia il secondo in comando dell’EDSR che evoca altri pretesti come pagamento di un pedaggio. Per questo, come non avrebbero fatto niente soldi su di essi pretendono una somma in contanti dagli automobilisti in cambio di un anello o un gioiello d’oro. Ovviamente si tratta di gioielli falsi. “Possono anche fare pressione sugli automobilisti affinché li aiutino…”aggiunge il gendarme.

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Non fermarsi mai sulla strada davanti a un veicolo sospetto

Se ad oggi il CRS autostradale non ha sollevato reclamo, lo ha già ricevuto diversi rapporti di questo tipo in tutta l’Île-de-France nelle ultime settimane. Motivo per cui la pagina Facebook Info Trafic Île-de-France, che informa gli automobilisti sul traffico nella regione, ha voluto avvisare della presenza di un “minivan grigio immatricolato all’estero presso la rampa di accesso A5b/N104 per Évry”.

La gendarmeria continua a ripeterlo: in caso di comportamento sospetto da parte di un altro automobilista, non devi fermartisoprattutto su strada aperta. Ricorda che chi ha un guasto deve allertare i servizi di emergenza o un carro attrezzi e non un altro automobilista. Inoltre, il gendarme sottolinea ai nostri colleghi l’argomento del pedaggio “non regge” poiché le società autostradali possono “emettere un riconoscimento di debito che impegna l’automobilista a pagare successivamente l’importo”.

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La polizia finalmente chiede agli automobilisti di farlo raccogliere alcuna informazione riguardanti questi truffatori: il modello del veicolo, il suo colore e ovviamente la sua targa. Tanti elementi che permettono di indebolire queste reti fino ad allora attive, più nel sud del paese.

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