La SNCF ammette parte della responsabilità del deragliamento

La SNCF ammette parte della responsabilità del deragliamento
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Per la prima volta dall’inizio del processo, uno dei sei imputati ammette il suo coinvolgimento nel deragliamento del treno di prova TGV Est nel novembre 2015.

“In questo, chiaramente, non siamo perfetti.” È la prima volta, dal processo aperto il 4 marzo, che la SNCF riconosce una certa responsabilità nel deragliamento del treno di prova TGV Est, che causò la morte di 11 persone nel novembre 2015. Finora i sei imputati – SNCF , SNCF Réseau, Systra e tre persone nella cabina di pilotaggio – hanno negato qualsiasi coinvolgimento in questo incidente.

Così, interrogato questo giovedì 25 aprile dal presidente della 31a camera del Tribunale penale di Parigi, su un’eventuale “imprudenza” o “negligenza”, il rappresentante della SNCF, Pascal Villard, direttore distaccato presso il servizio giuridico della società, risponde prima con un lungo silenzio. Prima di arrendersi: il tribunale giudicherà “ciò che consideri negligenza o colpa”.

“Ho risposto in modo abbastanza onesto sul modo in cui immaginavamo le cose. Abbiamo eseguito le cose secondo i parametri di riferimento, le modalità di pensiero e il feedback che avevamo in quel momento”, spiega. E per concludere: “Tra le denunce mosse contro di noi ce ne sono alcune infondate, vi lascio giudicare in definitiva qual è la nostra responsabilità o no.”

Durante il suo interrogatorio, ha precisato che la Systra, la società incaricata dei test, comunicava poco o per nulla con la SNCF proprietaria della squadra di guida. “Ma ci fidavamo”, dice. “Eravamo cattivi, ma non cattivi in ​​tutto”, dice.

Systra rifiuta qualsiasi coinvolgimento nell’incidente

Le dichiarazioni di Pascal Villard contrastano con i commenti, spesso senza sfumature, sentiti fin dall’inizio dei dibattiti. Davanti a lui, lunedì 22 e martedì 23 aprile, il tribunale ha sentito il rappresentante della Systra, responsabile del progetto dei test. “Systra ha adempiuto a tutti i suoi obblighi”, ha affermato Nicolas Massart, direttore tecnico e rappresentante legale dell’azienda, filiale della SNCF e della RATP.

Quest’ultimo aveva anche accusato la SNCF Mobilités, “incaricata”, a suo dire, “della guida del treno, richiesta dove [Systra] non ha competenze.”

Dall’inchiesta è emerso che il deragliamento del TGV di prova che trasportava 53 persone, di cui 28 “ospiti”, non può essere imputato né all’attrezzatura né ai binari. Le cause dell’incidente sono state una velocità eccessiva e una frenata troppo tardiva, ha concluso l’inchiesta.

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