In quest’ultima giornata, la Borsa di Parigi ha recuperato parte delle perdite di ieri, mettendo a segno un rialzo dello 0,89% a 8.088 punti, con un volume di scambi che ha raggiunto alla chiusura i 3,57 miliardi di euro.
Questa sessione è stata trainata da buoni risultati trimestrali su entrambe le sponde dell’Atlantico, in particolare con i giganti tecnologici americani, Microsoft e Alphabet, che attualmente registrano aumenti rispettivamente del 2,40% e del 9,75%.
Inoltre, per quanto riguarda l’inflazione negli Stati Uniti, non ci sono state brutte sorprese, il che è rassicurante a pochi giorni dalla riunione della FED. I dati mese su mese sono in linea con il consenso, ma i dati anno su anno sono leggermente migliori del previsto. L’indice core PCE è aumentato del 2,7% su base annua e, escludendo alimentari ed energia, questa misura ammonta al 2,8% su base annua, ma identica alle aspettative e ai dati tra febbraio e marzo.
Nell’indice parigino troviamo in testa alla classifica Saint Gobain che avanza del 6,88%. Il gruppo ha registrato ieri sera un fatturato di 11,36 miliardi di euro nel primo trimestre, in calo del 5,8% su base comparabile a causa del calo delle nuove costruzioni in Europa, ma questo supera il consenso solo dell’1%.
Sulla scia Kering si è ripresa con un rialzo del 3,25%, Schneider Electric ha continuato il suo trend rialzista mentre il gruppo del lusso Hermès ha recuperato parte delle perdite del giorno prima con un rialzo del 2,31%. Inoltre, le azioni TotalEnergies hanno raggiunto un nuovo massimo di 70 euro, grazie ad un calo meno brusco del previsto dell’utile netto rettificato del gruppo, a 5,1 miliardi di dollari nei primi tre mesi dell’anno 2024.
In fondo, invece, c’è STMicroelectronics, seguita da vicino da BNP Paribas, Danone ed Eurofins Scientific. Tuttavia, Airbus ha recuperato alla fine della sessione mentre il titolo era in ultima posizione all’inizio della giornata. Il gruppo ha annunciato un netto calo dell’utile operativo nel primo trimestre e ben al di sotto delle aspettative.
Sull’SBF 120, che ieri aveva avuto un buon andamento, Eramet si è distinto con un rialzo dell’11,29%. Anche Emeis ha registrato un incremento del 7,29%, mentre Nexity è tornata sotto la soglia dei 10 euro, nonostante un calo del fatturato del 14% nel primo trimestre.
Alten ha invece accusato un calo dell’11,40%, penalizzato dalla cautela sulle prospettive. Subito dietro VusionGroup ha perso il 5,24% e Valeo il 3,24%, quest’ultima che ha registrato anch’essa un leggero calo di fatturato nel primo trimestre.
Infine, alla chiusura di Parigi, Wall Street è molto ben orientata, con un leggero rialzo dello 0,30% per il Dow Jones, mentre il Nasdaq avanza del 2%, sostenuto dall’andamento del settore tecnologico, come accennato in precedenza.
Antoine MORISSE ([email protected])
