Arrestato un adolescente per minacce che annunciavano una “giornata del terrore” contro 180 centri di orientamento

Arrestato un adolescente per minacce che annunciavano una “giornata del terrore” contro 180 centri di orientamento
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Ha ammesso i fatti “senza sembrare consapevole o apprezzare il fortissimo trauma causato” dalle sue azioni. Nella sua abitazione non è stata trovata alcuna arma, né alcun segno di radicalizzazione.

Un mineur déscolarisé soupçonné d’avoir menacé, via des emails, de commettre un attentat contre 180 centres d’information et d’orientation (CIO) dans toute la France, a été interpellé au Mans, a annoncé ce vendredi 26 avril le parquet de la città.

Il 12 aprile, questi 180 CIO avevano ricevuto un messaggio che annunciava una “giornata del terrore” tre giorni dopo, promettendo in nome dell’organizzazione Stato islamico un’azione violenta con cinture esplosive, granate e fucili d’assalto, spiega in un comunicato stampa diffuso dal pubblico procuratore di Le Mans, Delphine Dewailly. Tutti i centri minacciati erano stati evacuati.

Nessun segno di radicalizzazione

L’indagine ha permesso di individuare a Le Mans l’origine del messaggio e l’attrezzatura utilizzata per inviarlo, portando all’arresto di un adolescente minorenne nella sua abitazione il 24 aprile e al suo fermo di polizia.

Questo giovane, di nazionalità francese, sconosciuto alla giustizia e dichiarandosi ateo, ha ammesso i fatti “senza apparire consapevole o cosciente del fortissimo trauma causato” dalle sue azioni, sottolinea il magistrato.

Nella sua abitazione non è stata trovata alcuna arma, né alcun segno di radicalizzazione.

Rischia fino a sette anni di carcere

L’adolescente “ha smesso di andare a lezione dopo il secondo anno e attualmente non va a scuola. Le sue attività consistono in videogiochi online ed esercizi di bodybuilding”, secondo Delphine Dewailly.

È stato deferito questo venerdì alla Procura della Repubblica in vista della sua comparizione davanti al tribunale dei minori il 4 luglio, per “minacce di morte scritte per presunta appartenenza ad un gruppo etnico, una religione o una razza, e per incitamento al terrorismo mediante comunicazione elettronica.” Queste pene prevedono sette anni di reclusione e una multa di 100.000 euro.

Fino alla sua comparizione, la Procura richiede che sia “posto sotto stretto controllo giudiziario” con l’obbligo di prestare assistenza, di frequentare la scuola o la formazione e con il divieto di uscire di casa durante la notte.

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