Proprietari respinti dall’assicuratore del camion che ha appiccato l’incendio

Proprietari respinti dall’assicuratore del camion che ha appiccato l’incendio
Descriptive text here
-

E’ solo l’inizio. Molteplici procedure intaseranno il tribunale di Bordeaux per contestare Altima Assurances. Ha assicurato il camion Ford che ha preso fuoco il 12 luglio 2022 e ha causato l’incendio che ha distrutto gran parte del bosco utilizzatore di La Teste-de-Buch. Lo scorso ottobre, questa filiale di La Maif è stata condannata a risarcire un ristorante situato sulla spiaggia di Petit Nice per la chiusura subita dal locale durante l’incendio.

E il 4 marzo Altima si è ritrovata di nuovo al timone accanto al campeggio Petit Nice (a cui apparteneva il camion) assegnato da diversi proprietari forestali. Volevano vederli “condannati in solido a pagare loro la somma provvisoria di 1.750.000 euro per coprire le perdite causate dall’incendio sui loro terreni”. Affermano di essere proprietari di 450 ettari e di quattro baite distrutte.

La decisione, emessa l’8 aprile, ha respinto il loro ricorso. I giudici si sono trovati d’accordo con Altima e il campeggio su diversi punti. E innanzitutto sulla delimitazione delle proprietà dei ricorrenti: “Molti dei terreni in questione sono di nuda proprietà o sono beni non delimitati appartenenti a più proprietari, per cui è impossibile conoscerne l’ubicazione precisa e stabilirne la superficie. » Nel corso dei secoli, delle compravendite e delle comproprietà, il catasto forestale è diventato un mosaico talvolta illeggibile.

I giudici mettono poi in dubbio i pregiudizi dei proprietari di questa foresta utente con uno status così speciale. Se i proprietari, detti “have-pins”, sono infatti proprietari dei boschi, non ne hanno il pieno uso “poiché non hanno il diritto di abbatterli per commercializzarli”, ma solo “per uso personale”. esigenze di riscaldamento e di costruzione.

Che danno?

Inoltre, dicono i giudici, “i beneficiari hanno un diritto ridotto, essendo il taglio degli alberi subordinato alla previa autorizzazione dei fiduciari (incaricati della gestione del Bosco Utilizzatore, ndr) e non può essere commercializzato a profitto di i proprietari.

Inoltre, l’Unione dei proprietari, il 28 ottobre 2022, ha ordinato l’attuazione dell’operazione del 1917 “autorizzando i fiduciari a vendere tutti gli alberi colpiti mortalmente, in particolare in caso di incendio, e a condividere il ricavato della vendita tra i proprietari, i comuni e la cassa sindacale, che hanno permesso loro di raccogliere somme che altrimenti non avrebbero potuto raccogliere. » Le loro richieste sono quindi irricevibili poiché “è seriamente discutibile il loro diritto di agire per la perdita di valore dei terreni sui quali non avevano diritto a tagliare e quindi a ricevere un profitto”.

Infine, concludono i giudici, le perizie civili e penali sono ancora in corso: “Permangono nel frattempo incertezze sia sull’origine dell’incendio che sulla responsabilità del proprietario del veicolo. » Si tratta però di una decisione provvisoria e bisognerà aspettare qualche mese prima di vedere il caso giudicato nel merito…

-

NEXT “Dieci volte più potente delle precedenti”: una tempesta solare di classe X si abbatte sulla Terra, colpita la Francia, gli esperti lanciano l’allarme