Denti strappati senza alcuna ragione medica apparente. Un misterioso rituale praticato da millenni dalle antiche comunità austronesiane di Taiwan. Perché questi uomini e donne si sono inflitti tanta sofferenza?
Al di là del dolore, l’estrazione del dente nascondeva significati culturali e sociali. Una tradizione multiforme, lontana dalle nostre concezioni moderne.
Gli archeologi hanno trovato prove di questa pratica in più di 250 siti a Taiwan e in Asia. Iniziato 4.800 anni fa, è durato fino all’inizio del XX secolo. secolo. I denti, spesso sani, venivano estratti senza anestesiae le cavità riempite di cenere per limitare il sanguinamento. Questa procedura non ha risposto a Bisogno medico, ma piuttosto ad un desiderio estetico. Togliersi i denti ha permesso di differenziarsi dagli animali e di abbellire il proprio aspetto, secondo i ricercatori dello studio pubblicato su Ricerca archeologica in Asia. L’estrazione dei denti era anche una prova di coraggio, segnava il passaggio all’età adulta o l’accesso ad un nuovo status sociale. Sopportando questo dolore, gli individui hanno affermato il loro coraggio di fronte alla comunità. Alcune spiegazioni erano più pragmatiche. In caso di malattie come il tetano, l’estrazione di un dente rendeva più semplice l’assunzione di cibo e medicine. Una soluzione ingegnosa ad un problema medico altrimenti insormontabile.
I ricercatori hanno basato le loro scoperte su resoconti archeologici e documenti etnologici del XX secolo. Le analisi al radiocarbonio hanno permesso di datare queste pratiche, fornendo nuove informazioni sulla loro durata e significato. Questo studio rivela quindi come queste antiche società usassero il dolore e l’apparenza per esprimere identità culturali distinte. Un uso sorprendente dei denti, molto lontano dal nostro approccio attuale.
Le pratiche di estrazione dentale degli austronesiani di Taiwan rimangono informazioni per comprendere le loro credenze e tradizioni. Ci ricordano che il corpo, anche nel dolore, può essere un potente strumento di comunicazione sociale.