Finalmente un’estate senza siccità in Borgogna? Le alluvioni hanno “ben ricaricato” le falde acquifere

Finalmente un’estate senza siccità in Borgogna? Le alluvioni hanno “ben ricaricato” le falde acquifere
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Le piogge e le inondazioni spettacolari delle ultime settimane hanno avuto l’effetto di ricaricare gran parte delle falde acquifere della regione della Borgogna-Franca Contea. Da lì a garantire un’estate senza siccità? Te lo spiegheremo.

Nelle ultime settimane in Borgogna è caduta molta acqua – un eccesso del 30% rispetto alla norma – e le spettacolari inondazioni dei fiumi della Borgogna-Franca Contea rimarranno uno dei fenomeni meteorologici più notevoli di questo inizio anno.

Dopo un’estate torrida del 2023 seguita da un inverno con troppo poca neve per ricaricare le nostre falde acquifere, queste riescono finalmente a ricostituirsi. HA In termini di cambiamento climatico, oggi c’è solo un passo tra il troppo poco e il troppo.

È appena stato pubblicato il bollettino aggiornato BRGM e DREAL. Si prevede uno stato del livello della falda freatica in Borgogna-Franca Contea abbastanza soddisfacente per il mese di marzo 2024. Le letture delle sonde piezometriche distribuite sul territorio della Borgogna indicano valori incoraggianti.

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Sono soprattutto le falde acquifere poco profonde ad essere state ben ricaricate.”, ci racconta Flavien Riffiod, vicedirettore del dipartimento di idrologia e idrometria del DREAL BFC. “Tavole di acque profonde, che ricostruire le loro scorte più lentamente, ma rimangono al di sotto dei livelli attesi“. Livelli di riferimento stabiliti sulla base delle medie registrate negli ultimi 10-20 anni in Borgogna.

Ma sarebbe molto imprudente andare avanti e immaginare che la prossima estate non sarà a rischio in termini di risorse idriche. È l’esperienza che lo dimostra e non è necessario andare molto indietro per scoprirlo, spiega Flavien Riffiod.

Nel gennaio-febbraio 2018 abbiamo avuto un episodio di alluvione di notevole intensità, uno di quelli che si verificano ogni 20 anni. Ricordiamo bene la siccità che colpì la Borgogna l’estate successiva. Quell’estate abbiamo vissuto periodi di siccità particolarmente significativi sui nostri fiumi, come non se ne vedevano da 50 anni!

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L’Armançon nell’estate 2020, durante un episodio di siccità.

©FRANCE TÉLÉVISIONS

I prossimi tre mesi saranno decisivi secondo i meteorologi di Météo-France. Consentiranno o di mantenere le riserve attuali a un buon livello se il tempo rimane perturbato, o di vederle diminuire se la situazione si inverte. “Una tendenza molto difficile da prevedere, François Lequeu ci spiega, meteorologo consulente presso il centro Météo-France di Digione, perché i nostri modelli trimestrali non sono molto efficaci in termini di precipitazioni“.

Per il momento le riserve idriche sotterranee sono quindi piuttosto soddisfacenti. Riserve a cui si aggiungono quelle ben rifornite dalle dighe, il che permette al nostro meteorologo consulente di essere un po’ ottimista rispetto all’episodio di siccità che abbiamo dovuto affrontare l’estate scorsa.

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