Le dimissioni del sindaco di Mions “non hanno nulla a che fare” con l’antisemitismo

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Claude Cohen, sindaco di Mions, non si è dimesso a causa dell’antisemitismo.

Il sindaco LR di Mions, Claude Cohen, ha infine ammesso che l’antisemitismo non era la ragione delle sue dimissioni, dopo aver tuttavia affermato il contrario nei media.

La storia politica contemporanea avrà visto dimissioni più dignitose. Dopo aver annunciato questo fine settimana su Facebook le sue dimissioni, che erano solo un segreto di Pulcinella poiché il suo vice Mickaël Paccaud, secondo le nostre informazioni, si preparava a entrare in carica già da diverse settimane, il sindaco LR di Mions, Claude Cohen, ha parlato alla stampa nazionale per giustificare la sua decisione con l’antisemitismo di cui sarebbe stato vittima.

“Sciarpa di Hamas”, “decapitami”…Una corsa per niente

Arrivando al punto di mentire su una sciarpa palestinese indossata da un consigliere metropolitano comunista, da lui definita “Sciarpa di Hamas“. Oppure affermare: “Volevano decapitarmi, la persona è stata interrogata per due ore in gendarmeria, poi rilasciata e gli è stato ricordato la legge“, e per mantenere questa piccola musica di giustizia lassista. Naturalmente, la televisione nazionale – soprattutto CNEWS – non ha esitato un secondo a riassumere le dimissioni di Claude Cohen come antisemitismo.

La prefettura del Rodano aveva precisato che non era stata presentata alcuna denuncia e che non era mai stata informata di tali atti, nel qual caso avrebbe messo in atto una protezione. La stessa Licra è rimasta intrappolata quando ha pubblicato un comunicato stampa il 23 aprile in cui deplorava che “ancora una volta un eletto della Repubblica getta la spugna di fronte all’antisemitismo banalizzato“. Ed è stato infine su un media del gruppo Bolloré – che avrà decisamente navigato su questa vicenda dall’inizio alla fine – il Journal du Dimanche, che Claude Cohen ha finalmente deciso di ristabilire la verità, rimettendo la responsabilità a i media’ avendo invitato, e al quale ha risposto: “L’antisemitismo non ha nulla a che vedere con le mie dimissioni. Alcuni dei miei commenti sono stati travisati dai media.”

Ammette infine che le ragioni principali sono la perdita delle sue competenze urbanistiche dopo essere stato sanzionato dalla prefettura del Rodano e la riduzione degli aiuti della Métropole de Lyon.

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