In Mali sono stati rilasciati alcuni degli ostaggi rapiti martedì scorso 16 aprile, nei pressi di Bandiagara. Oltre un centinaio di passeggeri di tre autobus in viaggio tra Bankass e Bandiagara, nel centro del Paese, sono stati intercettati da uomini armati. Secondo fonti locali, i rapitori sono jihadisti del Jnim (Gruppo di sostegno all’Islam e ai musulmani), legati ad al-Qaeda. Altri ostaggi sono ancora detenuti e lo smistamento non è stato fatto a caso.
A Mali, le donne e i bambini che si trovavano a bordo dei tre autobus intercettati sono stati immediatamente rilasciati. Nei giorni successivi al rapimento, avvenuto martedì 16 aprile, anche gli uomini hanno ritrovato la libertà. Principalmente abitanti di villaggi che hanno concluso accordi locali con il Katiba Macina di Jnim (Gruppo di sostegno all’Islam e ai musulmani), legati a Al Qaeda.
Diverse decine di persone sono state rilasciate, mentre diverse decine restano detenute, ma non è stato possibile ottenere cifre attendibili. Va detto che il numero totale dei passeggeri non è noto, perché spesso i pullman sono sovraccarichi, soprattutto come è avvenuto quel giorno, nei giorni di mercato.
Nel Mali centrale, negli ultimi anni, le popolazioni di decine di comuni hanno dovuto accettare di sottomettersi alle regole dei jihadisti: per esempio, pagare loro una tassa, conformarsi ai modi di pregare o anche alle regole di abbigliamento che impongono, per potersi muovere liberamente e continuare le proprie attività agricole.
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