Geopolitica del gas: sospetti a Madrid e Algeri sul gioco marocchino della Taqa

Geopolitica del gas: sospetti a Madrid e Algeri sul gioco marocchino della Taqa
Descriptive text here
-

Lo sparo proveniva dalla Spagna. El Confidenziale Digitale, El Confidenziale O Il Periodico da Energia, ha aperto la strada a estrapolazioni anti-marocchine.

“Si tratta di una manovra del Marocco per mettere le mani sul gas algerino”, rapporti ECD. “La Moncloa è consapevole che l’operazione interessa il Marocco”, aggiunge lo stesso titolo che estrapola così la volontà del regno di “aggravare ulteriormente lo scontro diplomatico tra Spagna e Algeria”, è avvenuto dopo il sostegno di Pedro Sanchez al piano di autonomia del Marocco nel Sahara.

Per Il confidenziale, i gelidi rapporti tra Emirati e Algeria si spiegano alla luce del riconoscimento da parte di Abu Dhabi della natura marocchina del Sahara. E per ricordare quella società Naturgia controlla il 50% del gasdotto Medgaz attraverso il quale transita il gas algerino verso la Spagna, rientrando l’altra metà Sonatrach. Nel round di finanziamento è presente anche la società pubblica algerina Naturgia con il 3,85% delle azioni. Tra gli altri azionisti figura anche la holding spagnola Criteri Caixa (27%), il fondo australiano IFM (15%), il fondo britannico HVAC (20,7%) e il fondo americano GIP (20,6%).

Per quanto riguarda i media algerini, il progetto di acquisizione di Taqa viene giudicato come un “palese manovra marocchino-emirati” destinato a sequestrare Naturgia. “Il suo obiettivo è eludere gli avvertimenti dell’Algeria a Madrid e rifornire il regno di gas algerino dopo l’acquisizione del colosso spagnolo”rapporti Echouroukonline. Nell’aprile 2022 il ministro dell’Energia algerino lo aveva già avvertito “qualsiasi consegna di gas naturale algerino in Spagna, la cui destinazione non sia diversa da quella prevista dai contratti, sarà considerata una violazione degli impegni contrattuali e, di conseguenza, potrebbe comportare la risoluzione del contratto che vincola Sonatrach a i suoi clienti spagnoli”, noi ricordiamo.

Lo stesso Offerta pubblica di acquisizione è stato evidenziato in un articolo del Notizie sulla patria, accompagnato da una foto tra il re Mohammed VI e il presidente degli Emirati Arabi Uniti, Sheikh Mohammed Ben Zayed, che ripercorre la complicità tra Rabat e Abu Dhabi. La stessa fonte ha ritenuto opportuno qualificare la Spagna “un alleato del Marocco”.

A Madrid il governo spagnolo va sul sicuro. “Speriamo che altri investitori possano unirsi a questa società (Naturgy)”, ha affermato María Jesús Montero, Primo Vicepresidente del Governo e Ministro delle Finanze. Da parte sua, Carlos Cuerpo, ministro dell’Economia, lo ha sottolineato“In Spagna abbiamo una visione molto chiara riguardo alla preservazione dei nostri interessi strategici”.

L’annuncio del progettoOfferta pubblica di acquisizione arriva a quasi tre settimane dai duri attacchi sferrati il ​​30 marzo scorso dal presidente algerino contro gli Emirati Arabi Uniti. In un’intervista rilasciata ai media locali, Abdelmajid Tebboune ha accusato Abu Dhabi, senza però nominarlo per nome, di finanziare aree di tensione, come Mali, Libia e Sudan, e di “peccare per orgoglio”. Ad Abu Dhabi la reazione non si è fatta attendere. “È strano che un Paese fratello faccia insinuazioni così diffamatorie sugli Emirati. Non risponderemo e rimarremo pazienti di fronte agli insulti, secondo la saggezza diplomatica e politica voluta dal nostro leader”, ha risposto Anwar Gargash, ex capo della diplomazia convertito in consigliere diplomatico del presidente Mohammed Ben Zayed.

-

NEXT Calcio – Ligue 2. Possibile proseguimento, Thomas Callens titolare, Lucas Buades assente…: cosa sapere prima di Rodez