Decreto paesaggio: il pomeriggio si preannuncia lungo al Parlamento della Federazione Vallonia-Bruxelles

Decreto paesaggio: il pomeriggio si preannuncia lungo al Parlamento della Federazione Vallonia-Bruxelles
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All’ordine del giorno la riforma del decreto Paesaggio, ma la discussione sulle due proposte di testo che “correggono” questa riforma è iniziata solo intorno alle 16.10. Nelle ultime settimane la questione sta dilaniando la maggioranza PS-MR-Ecolo, scossa a meno di due mesi dalle elezioni. Rischia inoltre di sconvolgere l’agenda del Parlamento della comunità francese, dato che teoricamente le commissioni terranno le loro ultime sessioni questa settimana.

Già al mattino la commissione per l’istruzione superiore era in ritardo con l’ordine dei lavori, il che ha dato luogo ad accesi scambi tra i liberali da un lato e gli ecologisti e socialisti dall’altro. Senza dimenticare qualche frecciata, meno marcata, tra liberali e comunisti, Les Engagés sembra seguire lo spettacolo dalla tribuna, senza però divertirsi. Nel pomeriggio la commissione avrebbe dovuto riprendere alle 14,30. Dopo la discussione e la votazione su una proposta di decreto degli Engagés che istituisce un master di specializzazione in didattica multilingue, intorno alle 15.05 è stata annunciata una sospensione della sessione di un’ora.

Il PTB, affiancato dal MR, ha chiesto più tempo per esaminare gli emendamenti presentati. Il testo PS-Ecolo è infatti oggetto di emendamenti da parte degli Engagés, ma anche del duo socialista e ambientalista all’origine. PS ed Ecolo non cercano più di congelare per un anno tutte le norme relative al finanziamento degli studenti, ma puntano ad aggiustamenti più mirati per il prossimo anno scolastico. L’attenzione è ora focalizzata sugli studenti che hanno vissuto la pandemia e su coloro che, nonostante il successo quest’anno, non riuscirebbero a soddisfare i criteri di finanziamento l’anno prossimo. Il PTB, la cui proposta sarà votata per prima, raccomanda la virtuale cancellazione della riforma del decreto.

Atmosfera elettrica nel Parlamento della Federazione Vallonia-Bruxelles, che non farà audizioni ai “maestri”

Ma lo scontro vero era previsto solo nel pomeriggio, al momento della discussione e della votazione sulle proposte del PTB da un lato, e di PS ed Ecolo dall’altro, su una modifica del decreto Paesaggio.

La Commissione dell’Istruzione Superiore del Parlamento della Federazione Vallonia-Bruxelles si è riunita martedì mattina in un’atmosfera elettrizzante, il blocco all’interno della maggioranza PS-MR-Ecolo è evidente dal riferimento all’ordine dei lavori. L’argomento dilania la maggioranza da diverse settimane, tra MR che vorrebbe mantenere il testo invariato, e gli altri che vogliono modificarlo in misura diversa, temendo che molti studenti dell’istruzione superiore si ritrovino “non finanziabile” all’inizio del prossimo anno scolastico con la fine della fase transitoria della riforma.

Sotto il punto “ordine di lavoro”, si prevedeva di prendere in considerazione un’audizione dei membri del corpo accademico. Alcuni firmatari della carta bianca per professori e assistenti dell’insegnamento superiore, pubblicata a fine marzo sul sito La Libre Belgique, si erano infatti rivolti alla commissione, offrendosi di essere ascoltati prima dell’esame dei testi. Essi desiderano “fornire informazioni sul campo”ma anche “specificare le indicazioni fornite dal Cref”, il Consiglio dei rettori, ha spiegato Nicolas Tzanetatos, presidente della Commissione dell’Istruzione Superiore. La carta bianca dei docenti, così come l’ultima comunicazione dei rettori universitari (9 aprile), vanno nella direzione di mantenere la riforma del decreto Paesaggio votata nel 2021, ma possibilmente con, nel breve termine, una fase di transizione per determinati gruppi di studenti e la considerazione di situazioni specifiche.

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Tutti i gruppi hanno concordato di ringraziare i docenti per la loro disponibilità… Ma non faranno l’audizione nel pomeriggio. Dopo diverse ore di discussioni spesso accese, durante le quali gli eletti hanno avuto difficoltà a non deviare nel merito della questione, i membri della commissione hanno votato contro l’udienza (8 “no”), solo i rappresentanti di MR e Les Engaged hanno votato a favore ( 5 “sì”). “Ascoltare il solo suono di una campana non basta. Siamo per le audizioni, ma né oggi, né domani”, ha sostenuto la socialista Sabine Roberty. In altre parole: dovremo prenderci il tempo per audizioni molto più ampie durante la prossima legislatura.

Ecolo e PTB hanno fatto sostanzialmente lo stesso discorso. “Bisogna distinguere due tempi”precisa Ecolo Rodrigue Demeuse: “l’emergenza” oggi, dove è necessario rimediare all’eventuale esclusione di alcuni studenti dal prossimo anno scolastico, e il momento di “riforma sostanziale”. Su questa riforma fondamentale, “devi farlo bene e prenderti il ​​tempo”. “Vogliamo farlo su base oggettiva, quindi su cifre di successo“, che sarà disponibile solo tra qualche mese, aggiunge il socialista Martin Casier.

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“Siamo favorevoli alle audizioni, ma dovrebbero esserlo per tutti gli attori e questo sembra impossibile viste le tempistiche strette”, riassume la deputata del PTB Amandine Pavet. Queste uscite hanno provocato la furia del MR, più precisamente della capogruppo Diana Nikolic. Sentiva che c’era “molto tempo” organizzare udienze più ampie nello stesso giorno. “Francamente, che disprezzo”ha detto ai soci di maggioranza, PS ed Ecolo.

Gli scambi sono stati occasione di frecciate virulente, con i liberali che accusavano socialisti ed ecologisti di avere una “lettura diversa” dell’opinione dei rettori e di aver tardato a far conoscere i loro emendamenti. PS ed Ecolo hanno infatti presentato un testo che dovrà essere votato nel pomeriggio, ma che hanno deciso di modificare profondamente attraverso emendamenti, trasmessi in mattinata. “È una stronzata. Non conosciamo ancora il testo che dovremo esaminare questo pomeriggio”esclamò Jean-Paul Wahl.

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Les esprits se sont tellement échauffés qu’il a fallu une suspension de séance, vers midi, avant de revenir au point qui devait être voté: l’audition, ou non, des professeurs qui souhaitaient être entendus sur les textes de l’après- Mezzogiorno. Nel processo si è deciso di mantenere l’ordine di votazione iniziale. PS ed Ecolo avevano suggerito di anteporre il loro testo a quello del PTB, sostenendo che a “base democratica più ampia”. Non accadrà.

Belga

■ Rapporto di Arnaud Bruckner, Thibaut Rommens e Stéphanie Mira

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