Il Camerun fungerebbe da bandiera fantasma per la Russia!

Il Camerun fungerebbe da bandiera fantasma per la Russia!
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Sono stati i funzionari dell’Organizzazione marittima internazionale (IMO) a lanciare l’allarme che attualmente sta suscitando molto rumore negli ambienti economici e nelle cancellerie di Yaoundé.

L’IMO accusa diverse navi battenti bandiera camerunense di far parte della flotta di “navi fantasma” che permettono alla Russia di esportare il suo petrolio e aggirare così le sanzioni europee permettendone la vendita a più di 60 dollari al barile, il tetto fissato da Bruxelles. Le rimostranze dell’IMO furono trasmesse al governo camerunense, un po’ imbarazzato.

Secondo l’agenzia Bloomberg, su 14 petroliere battenti bandiera camerunese nel 2023, 11 potrebbero essere ricondotte a porti petroliferi russi. Lo scorso gennaio, The Maritime Executive ha riferito che il Camerun aveva attirato l’attenzione come paese rifugio per la flotta fantasma. In questa materia, questo Paese ha già una “fedina penale” ben fornita. Le navi registrate in Camerun erano già state collegate ad operazioni di contrabbando di petrolio, in particolare in Iran e Venezuela, due paesi soggetti a sanzioni americane che hanno acquisito esperienza nel contrabbando di prodotti petroliferi.

Alle compagnie di assicurazione è stato vietato di accettare spedizioni di petrolio russo

Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina nel febbraio 2022, il G7 (Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Francia, Italia, Giappone, Canada), l’Unione Europea e l’Australia hanno deciso di limitare il prezzo del barile di petrolio russo a 60 dollari. al fine di ridurre le risorse che consentono alla Russia di finanziare l’invasione dell’Ucraina. I paesi del G7 hanno inoltre vietato ai loro armatori e alle compagnie di assicurazione di accettare spedizioni di petrolio russo il cui prezzo al barile superi il tetto fissato (60 dollari). Per aggirare queste sanzioni, Mosca fa affidamento su una flotta cosiddetta “alternativa”, una sorta di bandiera sullo schermo composta da “navi fantasma”. Questa designazione si riferisce alle imbarcazioni che non rispettano le normative internazionali, non hanno un’assicurazione ed evitano intenzionalmente le ispezioni…

Cominciano a farsi sentire i primi danni derivanti dalla registrazione di comodo delle navi al servizio della Russia. Gli Emirati Arabi Uniti hanno informato Yaoundé del divieto di navigazione nelle loro acque territoriali per le navi battenti bandiera camerunese. E questo è solo l’inizio perché la risposta americana rischia di essere più dura.

Secondo il Ministero dei Trasporti camerunese, più di 200 navi registrate in Camerun attualmente battono bandiera camerunese in acque internazionali.

Di AJ.SComitato di redazione

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