Hérault: Targhette naziste scoperte su un monumento ai martiri della resistenza e della deportazione a Sète

Hérault: Targhette naziste scoperte su un monumento ai martiri della resistenza e della deportazione a Sète
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Sul monumento ai martiri della resistenza e della deportazione situato sulla Promenade du Maréchal-Leclerc a Sète, nell’Hérault, sono state rinvenute targhette naziste, tra cui svastiche e l’iscrizione “Heil Hitler”, secondo quanto riferito domenica da una fonte della polizia .

“Sono state notate svastiche e iscrizioni offensive”, ha detto all’AFP la direzione interdipartimentale della polizia nazionale (DIPN), confermando le informazioni del quotidiano regionale Midi Libre.

Anche l’opera specchiante “The Crossing” di Jean Denant che si trova di fronte alla stele commemorativa è stata vandalizzata con le iscrizioni “SS”, un riferimento allo Schutzstaffel, la principale organizzazione del regime nazista.

Un’iscrizione “Heil Hitler”

È stata la polizia municipale di Sète a venire a conoscenza dei cartellini sabato a fine giornata e “i verbali di accertamento sono in corso domenica pomeriggio, affinché la città di Sète possa sporgere denuncia”, ha aggiunto il DIPN.

L’unità investigativa di Sète è anche incaricata di ricercare eventuali testimonianze o video. Nelle foto pubblicate online da Midi Libre possiamo vedere almeno tre svastiche in luoghi diversi e una scritta “Heil Hitler”, contrassegnata con vernice nera.

Una data simbolica

“Sono molto scioccato dal degrado di un monumento così simbolico, avvenuto il giorno prima della Giornata nazionale della memoria delle vittime della deportazione”, che si celebra in Francia ogni ultima domenica di aprile, ha reagito Sébastien Denaja, consigliere regionale del PS di la regione dell’Occitania e l’opposizione eletta Sète. Secondo lui questa data suggerisce che l’atto vandalico è stato commesso “da persone che sanno molto bene quello che hanno fatto”.

“Con Carole Delga, presidente (PS) della regione Occitania, auspichiamo che le conclusioni dell’indagine permettano di identificare i colpevoli e condannarli severamente”, ha continuato, esprimendo la sua commozione “in quanto funzionario eletto, cittadino e nipote di un combattente della resistenza’.

Il sito era già stato vandalizzato nel novembre 2023, ricorda il quotidiano regionale. Il 6 novembre sulla lapide marmorea furono incise due “S” nere, costituenti le iniziali delle SS, in ricordo dei martiri della Resistenza e della deportazione.

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