Prospettive nazionali sul derisking europeo dalla Cina | IFRI

Prospettive nazionali sul derisking europeo dalla Cina | IFRI
Prospettive nazionali sul derisking europeo dalla Cina | IFRI
-

Il rapporto di quest’anno dell’European Think-tank Network on China (ETNC), di cui Ifri è membro cofondatore, esamina il modo in cui 21 Stati membri dell’UE e il Regno Unito considerano e affrontano la “riduzione del rischio” nel loro contesto nazionale, compreso i passi concreti che hanno intrapreso per attuare questa politica tanto discussa.

Il rapporto evidenzia la diversità degli approcci nazionali all’agenda europea di riduzione del rischio. Delinea i dibattiti interni dei paesi (o la loro mancanza), evidenzia preoccupazioni e rischi comuni associati alla Cina, tiene traccia delle misure di riduzione del rischio adottate a livello nazionale ed esamina i potenziali ostacoli alla riduzione del rischio paese in Europa rispetto alla Cina. Invece di un’attuazione uniforme e coerente della politica dell’UE, la situazione diventa più simile a un “gioco del telefono”, in cui ciascun paese segue la propria interpretazione e il proprio approccio. Il rapporto fornisce una mappa di queste prospettive nazionali, raggruppando i paesi in tre categorie:I primi sostenitori, sostenitori e seguaci, seguaci della cautela e il avversari.

Francia: la Cina esprime una più ampia ricerca di sicurezza economica

In questo rapporto, John Seaman dell’Ifri spiega che la Francia è sostenitrice della “riduzione del rischio”, sia come mezzo per proteggersi da uno scivolamento verso un disaccoppiamento più profondo con la Cina, sia come parte di un approccio più ampio volto a rafforzare la sicurezza economica e raggiungere una maggiore crescita economica. sovranità per l’UE. In quanto tale, la Francia è considerata uno dei “primi difensori” dell’approccio di “riduzione del rischio”, nella misura in cui Parigi è stata un sostenitore proattivo di questo approccio ancor prima che diventasse un concetto direttore per la Commissione Europea. In effetti, il potere economico e le crescenti ambizioni della Cina sono fonte di preoccupazione per le autorità e le imprese francesi. Tuttavia, costituiscono una preoccupazione tra le altre, poiché la politica di potere indebolisce sempre più i pilastri di un ordine economico più liberale e basato su regole. In pratica, a livello nazionale ed europeo, la Francia ha perseguito attivamente lo sviluppo di strumenti offensivi di politica industriale per rafforzare la competenza e la resilienza economica, nonché misure difensive per proteggere le infrastrutture critiche e le risorse economiche strategiche e proteggersi dalla fuga di tecnologie chiave e know-how. Sebbene queste politiche siano considerate necessarie, la Francia ha anche cercato di evitare di inimicarsi direttamente Pechino nel processo.

Questo rapporto è disponibile solo in inglese qui: Prospettive nazionali sul de-risking della Cina in Europa

Scopri i rapporti ETNC sul sito web della rete: https://etnc.info/

-

NEXT Amici, familiari e vicini salgono in bicicletta per la tradizione annuale del Canada Day