A Reunion sono stati osservati 256 casi di chikungunya dall’agosto 2024. La nostra isola è in situazione epidemica. In confronto, la dengue quest’anno è molto meno virulenta: dall’inizio dell’anno sono stati registrati 5 casi.
Dall’inizio dell’anno, nella Riunione sono stati rilevati solo 5 casi di dengue. L’epidemia passa in secondo piano rispetto a quella della chikungunya.
“È un virus che viene catturato dalle zanzare e non possiamo uccidere tutte le zanzare. I sintomi sono piuttosto virulenti. Sono nel mio anno di medicina quindi so di cosa sto parlando“, dice uno studente.
L’osservazione è la stessa nelle farmacie, la paura della Dengue non si fa sentire. “Per il momento a Saint-Denis penso che siamo un po’ risparmiati, non abbiamo più richieste di così. Penso che essendo il clima secco non abbiamo particolari timori. La Riunione ha vissuto qualcosa di peggio 10 anni fa“, spiega Jessica Nakad, farmacista.
Ricordiamo che l’ultima grande epidemia di dengue risale al 2021. Al picco del contagio venivano rilevati 3.500 casi ogni settimana. Nel 2022 sono stati confermati 1.200 casi, poi nel 2023 e nel 2024 la dengue ha subito un netto rallentamento, arrivando a soli 5 casi all’inizio del 2025. Anche per gli esperti è difficile spiegare questo calo improvviso.
“Per il momento osserviamo che la dengue tende a scomparire a favore della chikungunya. Secondo un primo scenario, la chikungunya potrebbe scacciare la febbre dengue. Secondo un secondo scenario, i due virus potrebbero circolare contemporaneamente. E secondo un terzo scenario, potremmo avere un’epidemia di chikungunya e un’epidemia di dengue. Per ora rimaniamo molto vigili“, spiega Xavier Deparis, direttore del monitoraggio e della sicurezza sanitaria dell’ARS.
Si consiglia di proteggersi dalle zanzare con repellenti e zanzariere, soprattutto per i bambini piccoli. In caso di febbre o dolore consultare tempestivamente un medico.
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