Tutto l’azzurro del cielo, l’adattamento del romanzo bestseller di Melissa Da Costa, si trasforma in una tempesta

Tutto l’azzurro del cielo, l’adattamento del romanzo bestseller di Melissa Da Costa, si trasforma in una tempesta
Tutto l’azzurro del cielo, l’adattamento del romanzo bestseller di Melissa Da Costa, si trasforma in una tempesta
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CRITICA – Portato da Camille Lou e Hugo Becker, questo road movie affronta il tema spinoso della malattia. A volte tirando troppo forte questa corda, l’impatto del messaggio svanisce in troppe lunghezze melodrammatiche.

Émile soffre di una patologia rara. Condannato a un lento declino, il giovane sceglie l’avventura. In uno spot racconta il suo desiderio: regalarsi un’ultima fuga. Una misteriosa Joanne, di cui non conosce le intenzioni, risponde e si unisce a lui in questo viaggio. Qui inizia il viaggio interiore che offre Tutto l’azzurro del cielo.

Secondo giro per la storia d’amore tra Camille Lou e Hugo Becker. Genitori e follemente innamorati nella serie te lo prometto , sperimentano la loro connessione emotiva in questa nuova storia. I tornanti dei Pirenei, che regalano solo timide avventure, è su Joanne e Émile che dovremo contare per scandire il film TV.

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Inerpicandosi lungo i sentieri occitani, gli avventurieri scoprono se stessi e si consegnano reciprocamente le chiavi della propria intimità. Quasi epidermico a prima vista, il loro rapporto diventa più complesso man mano che l’affetto prende piede. Da un’ostilità inquietante verso una coppia che non dice il proprio nome, i personaggi di Camille Lou e Hugo Becker si arricchiscono rivelando le loro debolezze. “Quello che mi piace è parlare di questo desiderio di avventura e di vita evolvendosi in una storia che abbia profondità” confida l’interprete di Émile.

Se l’estetica riesce, a cavallo di una sequenza, a fondersi con quella dell’ 37°2 al mattino , il film diretto da Maurice Barthélémy racconta di una vicinanza di cuori più che di corpi. “Non possiamo inventare questa alchimia. C’è quello più carnale che possiamo costruire toccandoci, addomesticandoci. Ma il nostro legame sono piuttosto due anime che si sono incontrate” Giudice Camille. Inoltre, la credibilità del loro legame trasuda dagli sguardi che i due evitano e poi si scambiano a bordo del Volkswagen Bus.

In questo scenario, inventato da Claire LemarechalMaurice Barthélémy ha riscoperto questo splendore che lo aveva sedotto durante il lungometraggio Papà con Alain Chabat. “C’erano componenti simili tra loro Tutto l’azzurro del cielo et Papà. Mi sono detto, questo fa proprio per me, raccontare qualcosa di pesante in modo leggero. È questo il bello, in una storia che dovrebbe finire male, riuscire a darle vita, luce e tensione”. il direttore sorrise. Su questo progetto è difficile aspettarsi di meno da chi, nel 2021, ha parlato della sua ipersensibilità in un libro scritto insieme a Charlotte Wils.

Guasto al freno

Allora… che tempo fa oggi? Nel cielo azzurro ci sono quasi troppe nuvole. Il fardello doloroso dei protagonisti trabocca. I due scuoiati vivi (fino alle ossa) sembrano portare sulle spalle tutti i dolori del mondo: azioni fallite, morte di una persona cara, malattia… Ben installati nel Combi “Robert”, gli accoliti prendono una china miserabile in pieno rottura dei freni, minando così il messaggio del film, lodevole sotto molti aspetti. “L’amore è anche una scelta, tutti potremmo vivere le nostre storie altrettanto intensamente, non dobbiamo aspettare la fine” crede Camille Lou.

Questa coproduzione In macchina Simone, TF1 et Netflix andrà in onda sul primo canale questo 27 gennaio alle 21:10. Dallo stesso giorno sarà disponibile sulla piattaforma americana l’adattamento dell’opera di Melissa Da Costa.

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