Lo spedizioniere senegalese Diouf è attualmente vittima di una grave frode riguardante un grosso carico di semi di sesamo, per un valore stimato di oltre 5 miliardi di FCFA. Questo scandalo internazionale coinvolge un gruppo di individui provenienti da Cina, Mali e Senegal, che presumibilmente hanno manipolato il processo di esportazione riempiendo 300 container con sabbia invece che semi di sesamo, prima di spedirli in Cina.
Il 26 dicembre 2024, il signor Diouf, tramite il suo avvocato, ha presentato denuncia con costituzione di parte civile davanti al Decano dei giudici istruttori presso il tribunale di Dakar. Nella sua denuncia espone i fatti e accusa di frode una mafia, tra cui in particolare un maliano, A. Sankaré, un cinese, il signor Pengcheng, e un senegalese, A. Dia, nonché altri complici di cui non si conosce l’identità. non è stato completamente rivelato.
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La storia risale al 7 ottobre 2024, quando il signor Diouf firmò un contratto per l’esportazione di 28,5 tonnellate di semi di sesamo in Cina. La sua azienda, specializzata nel transito, è responsabile delle formalità doganali e della spedizione dei container. Tuttavia, dopo la firma del contratto, il signor Diouf ha ricevuto informazioni dal cittadino cinese, secondo cui una squadra dedicata a Thiès si sarebbe occupata del carico, il che gli ha impedito di supervisionare direttamente l’operazione. Si concentra quindi sulle formalità doganali e sulle spedizioni.
Alcune settimane dopo, la compagnia di navigazione CMA informò il signor Diouf che i contenitori, invece di contenere semi di sesamo, erano pieni di sabbia. Poi si rende conto che la frode è stata attentamente orchestrata. I truffatori hanno utilizzato documenti falsificati e firme falsificate per falsificare una transazione legittima e manipolare la reputazione della sua azienda, ben consolidata nel commercio con la Cina.
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Per rafforzare la loro strategia, i truffatori hanno distolto l’attenzione del signor Diouf mandandolo in Burkina Faso, fingendo di organizzare una mostra sui semi di sesamo. Hanno così potuto mettere in atto la loro truffa senza che lo spedizioniere se ne accorgesse in tempo.
Il signor Diouf ha quindi chiesto l’apertura di un’indagine giudiziaria per fare chiarezza sulla vicenda e perseguire i responsabili, che accusa di frode e associazione per delinquere, ai sensi degli articoli 379 BIS e 238 del codice penale senegalese. Questa truffa potrebbe, inoltre, avere ripercussioni diplomatiche tra Senegal e Cina, data la natura internazionale della frode.
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