L'ultima è stata realizzata da settembre a dicembre 2024 da un team del CEREMA (Centro studi e competenze sui rischi, ambiente, mobilità e pianificazione) di Bordeaux, con 2 tecnici su fune di Tolosa. Sul posto, Serge Chardonnet, appassionato dilettante e rappresentante qualificato delle carriere da sempre praticate “in gruppo per sicurezza, fin dall'età di 10 anni”, li ha guidati attraverso il dedalo di sentieri e cantine, spesso intasati dalle macerie e di “sgomberi” “rocce.
Nel 2010 aveva già guidato gli ingegneri delle cavità sotterranee dell'organizzazione Alpes Géorisks di Grenoble. Fu in questo contesto che scoprì in una cantina inaccessibile un antichissimo attrezzo da cavatore, un sollevatore per macerie o “sterile” nel gergo del mestiere. Potrebbe senza dubbio risalire al 1880, data espressa dai cavatori sui muri.
27 metri più in basso
I tecnici su fune hanno sollevato con cautela attraverso il pozzo di estrazione questo bidone delle macerie che giaceva 27 metri più in basso: testimonianza del compito sovrumano degli operai di un tempo. Il montacarichi sarà pulito e ristrutturato, prima, forse, di essere installato nel quartiere di Chaudrolles per ricordare alle generazioni attuali e future il ruolo delle cave nell'economia locale per diversi secoli. Sui muri delle cave era annotata la data 1564, ma sicuramente erano in servizio ben prima. C'è ancora molto da scoprire al loro interno, ma la priorità resta la sicurezza dei residenti e la prevenzione di ogni rischio, quindi di inaccessibilità.
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